lunedì 31 marzo 2014

Top Marzo 2014

E se per caso un giorno vi arrivasse in casa un pacco enorme proveniente dal Giappone; cosa pensate che possa contenere?
Magari una persocom come la dolce Chii di Chobits.. o magari un affascinante androide come Night di Zettai Kareshi?
Ebbene.. fate attenzione, perchè invece potrebbe contenere uno zombie!
Questo è quello che accade nel film Miss Zombie (2013).
Un amico della famiglia Teramoto, invia loro una giovane zombie di nome Sara con allegate delle istruzioni per il suo mantenimento.
Questo amico di famiglia è uno scienziato alquanto folle che, in un mondo dove il virus che trasforma le persone in zombie non è una cosa particolarmente anomala, cerca di trasformare i casi meno gravi, in esseri controllati che possano affiancare la gente normale come animali domestici.
La famiglia Teramoto, composta da madre, padre e il piccolo Kenichi, accoglie la zombie definita innocua (per il suo stadio di infezione molto basso) e le assegna il compito di pulire un lastricato di pietra che la terrà impegnata ogni giorno.
La mamma prova quasi tenerezza per questa ragazza e cerca di mostrare gentilezza anche se Sara sembra completamente indifferente a tutto quello che la circonda.
In quella routine completamente statica si nascondono violenze e abusi verso la protagonista che non ha mai alcuna reazione.
Sara però conserva ancora dei sentimenti umani e quando è sola nella sua stanza, le tornano alla mente dei vaghi ricordi sul suo aspetto precedente e sulla sua gravidanza distrutti dall'infezione.
Un giorno accade l'inaspettato; il piccolo Kenichi annega e sua madre, disperata, costringe Sara a infettarlo per farlo tornare in vita.
Da quel momento ogni cosa si capovolge nella famiglia Teramoto.
Il padre proverà affetto per Sara e tenterà di curarla, Kenichi non potrà fare a meno di starle accanto perchè è diventato simile a lei e la madre diventerà folle di gelosia.

Il film è in bianco e nero ed è una di quelle opere a basso costo che non colpisce certo per spettacolarità.
La storia però è davvero insolita e molto curiosa.. inevitabilmente si finisce per avere compassione per la zombie e arrivare alla nota conclusione che è spesso l'uomo "normale" il vero mostro e non chi ha qualcosa di diverso.
Il tutto è un mix di horror (molto leggero) e drammaticità quindi se il genere non vi piace, lasciatelo perdere.
Per chi tollera il genere e ha in simpatia gli zombie, è davvero interessante e particolare.
*



Mi sono fortunatamente imbattuta in un altro bellissimo film giapponese: The great passage.
Majime lavora nel reparto vendite di una casa editrice; è un ragazzo estremamente introverso e silenzioso perchè non riesce ad esprimersi con le parole, ma ama profondamente la lettura e con i suoi libri ha invaso la pensione dove vive insieme al suo gatto e l'anziana proprietaria dello stabile.
Intanto il reparto editoriale che si occupa dei dizionari incontra un grande problema: alla decisione della nascita di un nuovo e moderno dizionario intitolato Il Grande Passaggio, il redattore Araki è costretto a lasciare il lavoro a causa della cagionevole salute della moglie e il suo caporedattore lo incarica di trovare un degno sostituto.
Nessuno è interessato a far parte del noioso reparto dei dizionari fino a quando Araki incontra Majime che si mostra propenso al nuovo incarico dove non sembra essere costretto a interagire con troppa gente.
Grazie alla passione per le parole del caporedattore e alla collaborazione dei suoi colleghi, il protagonista impara ben presto ad amare le parole, a vederle in ogni cosa e a capire che le parole sono una connessione importante per gli uomini e, l'interagire con le persone, offre infinite possibilità di ottenere nuove parole per avere nuove connessioni.. ma soprattutto nuovi termini per il dizionario.
Nella pensione in cui vive Majime, arriva la giovane nipote della proprietaria e il nostro protagonista se ne innamora a prima vista, così per incoraggiarlo, il caporedattore gli affida la definizione di "amore".
Quando tutto sembra andare per il meglio, la casa editrice pensa di sospendere il progetto a causa dell'uso sempre maggiore della tecnologia e di internet; l'idea di fare un dizionario cartaceo, per quanto moderno e ricco di abbreviazioni usate dai giovani, appare troppo retrò ed economicamente rischiosa, considerando che i dizionari richiedono molti anni per essere completati.
Il reparto decide di non arrendersi e di scendere a compromessi pur di realizzare questa opera che ormai ha conquistato il cuore di tutti.

Ho trovato questo film davvero bello ed entusiasmante per quanto il lavoro in ufficio e soprattutto nei confronti di un dizionario, possa sembrare statico.
L'unico mio rammarico e il non conoscere la lingua giapponese.. ^^
Nel film vengono mostrate tante parole in disuso e moderne, ma i sottotitoli di cui disponevo non le traducevano quindi immagino di non aver goduto appieno di quello che questo film ha cercato di offrire.
Questo è solo uno degli esempi
di parole mostrate che ovviamente
non ho potuto leggere.. ;_;
Nonostante questa mia carenza, per me è stato molto comunicativo nel suo voler dettare l'importanza dell'eredità delle parole per l'uomo.
*



Ho visto un anime in 12 episodi che si intitola Soredemo machi wa mawatteiru (tradotto dovrebbe essere più o meno “Eppur la città si muove”).
Nel distretto commerciale Maruko, un'anziana signora decide di trasformare il suo datato locale nel maid cafè Seaside per dare una svolta ai suoi affari e portare una ventata di freschezza al quartiere.. peccato che la donna pensi che sia l'abito a fare il monaco dato che, l'unica svolta è l'indossare delle uniformi da cameriera vecchio stile.
Ad aiutarla c'è la nostra protagonista; la liceale Hotori Arashiyama, una ragazza completamente svogliata e amante dei gialli.
L'unico a frequentare volentieri il locale è Sanada, compagno di scuola di Hotori e segretamente innamorato di lei.
Al personale del Seaside si unirà Tatsuno, fanatica delle maid e innamorata di Sanada.
Il triangolo amoroso ben presto diventerà un quadrato quando la protagonista si scoprirà invaghita del suo prof. di matematica, materia nella quale è assolutamente negata (sarà che gli opposti si attraggono?).
Nel mentre di queste piccole parentesi amorose, la vita di Hotori e di vari altri strambi personaggi che le ruotano attorno, procederà con una serie di demenziali e comici eventi quotidiani che rendono questo anime molto simpatico.
Nella bizzaria generale della serie, sono rimasta molto commossa da un episodio finale dolce e delicato che non mi aspettavo.
Penso che questa serie sia un passatempo gradevole e divertente per tutti.
*




Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

mercoledì 26 marzo 2014

Fuga elfica del mercoledì (07) .storia.


Legolas non demorde e continua a cercare informazioni sui suoi nemici.
L'etichetta Legolas vi rivelerà tutta la sua storia.


Legolas: Buonasera ragazze,
                vedo che siete molto unite.
                Per caso fate parte di qualche
                gruppo di resistenza?

Gabriella: Ciao, tu devi essere l'elfo!
Sharpay: Elfo? Davvero?
                 Ma gli elfi non sono piccoli e brutti servi?

Rikki: Non è mica uno degli elfi domestici
           di Harry Potter!
Legolas: Voi conoscete altri elfi?
Gabriella: Sono storie narrate nei libri.
                 Anche tu sei in un libro.

Sharpay: Ehi, signor elfo?!
                 Posso toccarti le orecchie?
                 Posso? Posso? Posso?
Gabriella: Guarda, c'è il tuo nome!
Sharpay: Io lo faccio! Ti avverto che lo faccio!
Sharpay: Lo sto facendo!
                 Lo sto facendo!

Rikki: Smettila! Non è mica Inuyasha!
Legolas: Com'è possibile che le mie gesta
                siano narrate nei libri?

Gabriella: Gli uomini tramandano
                 fantasia e storia con i libri.
Legolas: Incredibile!
                Gli uomini tramandano le imprese
                degli elfi nei loro libri di storia.
                Devo dirlo a Li Shang!

Gabriella: Guarda che nel tuo caso
                  parlavo di fantasia, non di storia...
Rikki: E' andato via, non credo ti abbia sentita.
Sharpay: Che belle orecchie.
                 Mi piacciono tanto!
                 Le voglio! Le voglio! le voglio!

lunedì 24 marzo 2014

Lei e il ricatto..

Ultimamente ho visto un paio di nuovi film.

Incuriosita da tante buone opinioni, ho visto LEI.
In un'epoca in cui l'interazione vocale con i computer è ordinaria routine; Theodore sta divorziando da sua moglie e vive un periodo apatico della sua vita.
Intanto viene messo in commercio un nuovissimo software dotato di intelligenza artificiale che gli permette di evolversi e imparare, e il nostro protagonista decide di acquistarlo.
Il software sceglie di chiamarsi Samantha e mostra uno spiccato interesse verso la vita degli uomini, un'incredibile capacità di provare emozioni e una curiosa autonomia decisionale.
L'intesa fra Theodore e Samantha è talmente forte da farli innamorare.

Non voglio influenzare nessuno col mio giudizio perchè tantissima gente dice che è bello.. quindi magari lo è davvero, ma a me non è piaciuto.
Tralasciano il doppiaggio italiano vergognoso dato al software Samantha, ho trovato questo film noioso e patetico.
Theodore è un uomo che non è riuscito ad affrontare le complicazioni che la vita matrimoniale aveva portato nella sua vita, non riesce a relazionarsi facilmente ad altre persone e non riesce a firmare i documenti del divorzio perchè si sente solo, terribilmente solo.
Poi compra questo software con cui parla continuamente e finalmente riscopre la vita.. a mio parere, se ci fosse stata una mutazione genetica di iguana parlante in casa sua, se ne sarebbe ugualmente innamorato perchè a quanto mi è parso, quest'uomo si innamora dell'idea di non essere più da solo e non di Samantha che lo lusinga e prova sentimenti solo perchè è stata installata lì (basti arrivare alla fine della pellicola per capire quello che voglio dire).
Nel il film è possibile vedere gente che, dalla sua messa sul mercato, parla sempre da sola con l'auricolare al  proprio personale software.. stessa cosa che fa anche il protagonista.. tutte persone che ormai non si relazionano più ad altri umani e preferiscono comunicare con una macchina.
Ci è data la possibilità di seguire un po' più da vicino, le vicende di una coppia sposata di amici di Theodore: anche loro finiscono per separarsi perchè non riescono ad affrontare i problemi della vita reale e si rifugiano nell'amicizia col proprio software.
Quindi? Questo film vuole dire che alla prima difficoltà bisogna buttare tutto via e rifugiarsi in una qualunque cosa ci appaia confortevole per escludere tutto il resto?
Dando uno sguardo alla prospettiva che può aver avuto Samantha, posso capire la sua curiosità e voglia di sperimentare e comprendere, il suo "innamorarsi" e poi fare una determinata scelta finale che mi è sembrata giusta e in linea con la sua reale essenza.
Il mio pensiero conclusivo è stato "poveri omini scemi che amano farsi del male da soli".
Sarà un messaggio per i posteri? Chissà..
Non posso consigliare di vederlo o meno, su questo film penso proprio di non fare testo col mio giudizio.
*



Altro film che ho visto è IL RICATTO (Grand Piano).
Dopo cinque anni di assenza dalle scene a causa di un terribile fallimento da panico, Tom Selznick, talentuoso pianista, si ritrova ad un grande ritorno in pubblico per onorare il suo defunto maestro.
Al concerto sono presenti sua moglie, amici e ammiratori che hanno grandi aspettative per l'evento ma non sono i soli.. ad assistere c'è anche un misterioso individuo che ha scritto minacce e avvertimenti sullo spartito di Tom.
In seguito, il suo ricattatore gli fornisce un auricolare spiegandogli che, ad un minimo passo falso o errore di esecuzione dei brani, qualcuno in sala morirà per mano di un abile cecchino.
Tom, già insicuro a causa del suo passato fallimento, sarà costretto a dare il meglio di sé per portare a termine la sua esecuzione ed evitare che nessuno di suoi cari venga ucciso.
L'adrenalina fa miracoli.

Questo è un thriller il cui bersaglio non è stato centrato; è stato simpatico da seguire solo per la colonna sonora di musica classica suonata "in diretta".
Come film è abbastanza breve, a tratti banale e scontato nel finale.
Non è degno di particolari lodi  ma tutto sommato è stato un intrattenimento piacevole.
*




Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

mercoledì 19 marzo 2014

Fuga elfica del mercoledì (06) .relazioni.


Legolas ha deciso di procedere con più calma nel suo piano di fuga e di studiare meglio i suoi nemici..
L'etichetta Legolas vi rivelerà tutta la sua storia.


Legolas: Socializzare direttamente con
                Barbie mi sembra troppo avventato..

Li Shang: A me sembra tutto avventato!
Legolas: Secondo te, con chi potrei
                iniziare il mio approccio?

Li Shang: Secondo me faresti meglio
                 a non approcciare affatto,
                  ma se sei convinto, inizio
                 a farti conoscere qualcuno.
Li Shang: Ciao Ryan!
Legolas: Interessante, c'è un altro uomo qui!
Ryan: Ciao!
           Quindi tu sei l'elfo di cui ho sentito parlare..
Legolas: Sei abile nel combattimento?
                Che armi usi?

Ryan: Di cosa parli?
Li Shang (sottovoce)Cerca di essere meno diretto!
                                       Se parli in questo modo
                                       sospetteranno subito di te!
                                       Fai delle domande che girino
                                       intorno alla questione senza centrarla.

Legolas: Certo, ho capito!
Alera: Ciao a tutti!
            Buongiorno Legolas,
            spero tu sia a tuo agio fra noi.

Legolas: Ci sto lavorando.
Legolas: Vedo che siete buoni amici.
                E col troll, che tipo di relazione hai Ryan?
                Anche lei è tua amica?

Alera: Amici?
            Ryan, vuoi dire che mi consideri solo un'amica?
Ryan: No!
           Veramente io non ho ancora parlato di te.

Alera: Quindi non mi consideri affatto!
            Però parli di questa tua amica "Troll" invece! 
Ryan: Io non so nemmeno chi sia!
Alera: Bella scusa!
            Hai una relazione con lei
            e guarda caso non sai dirmi chi è..
Alera: Ti odio!!!
            SOB! SOB!

Ryan: Aspetta, lasciami spiegare!
           Io non ho ancora capito nulla dei vostri discorsi!
Legolas: Ma cosa è successo?
Li Shang: I rapporti fra umani
                 sono estremamente complicati!

domenica 16 marzo 2014

Aki

Quest'anno non ho sperato in nulla di particolare, desideravo solo che le cose almeno rimanessero com'erano e invece tanta gente è sparita facendo soffrire delle persone che conosco.. anche alcuni miei amici blogger.. volevo che questo finisse al più presto e invece alla fine è toccato anche a me.
Ieri ho perso Aki, la mia sorellina.
A causa di un genitore superficiale è stata investita e mi ha lasciata.
Non la rivedrò mai più.

Scusate se per un po' non leggerò i vostri blog o non vi risponderò ma non ne ho proprio la forza.

I post che vedrete sul mio blog nei prossimi giorni erano stati programmati e ho deciso di lasciarli così com'erano.. forse ci sono errori o saranno incompleti.


venerdì 14 marzo 2014

Fusion collection

Oggi vi presento qualche capo d'abbigliamento per barbie della nuova collezione "fusion".. ahahah!
In verità, ho chiesto ad AnnMeri di creare dei top all'uncinetto per me, in modo tale da poterci cucire la gonna in cotone.
Io non sono assolutamente capace di usare l'uncinetto e AnnMeri non è pratica di cucito su stoffa.. così abbiamo unito le forze!

Per ora ho completato solo 4 abitini perchè mi sono lanciata in altri progetti ma spero di poter fare al più presto i rimanenti!

Commessa: Benvenuti, io sono la Commessa
                     del Nyu's Shop.
                     Forse vi ricorderete di me per la mia
                     abilità nella vendita (QUI).
                     Oggi vi presento una sfilata di moda
                     per la collezione "fusion".
                     Sponsor ufficiale: Idee oltre la siepe.
Commessa: La nostra splendida Summer
                     indossa un abito comodo e fresco. 
Commessa: Il top ha sfumature dal giallo al marrone
                     e la gonna palloncino ha un'allegra
                     fantasia floreale.
Summer: Adoro i fiori!
Commessa: Teresa veste la purezza e
                      l'innocenza di una fanciulla innamorata.
                      ...
                      Teresa, cerca almeno di non cadere!
Teresa: Ci sto provando, mi si è incastrato 
              un tacco nel tappeto!
Commessa: Il top è bianco e la gonna ha una
                     deliziosa fantasia a fiorellini blu.
Commessa: Midge ci mostra un capo sbarazzino e
                     zuccheroso.
Commessa: Il top è di un bel rosa acceso, mentre la
                     gonna è costellata di cupcake adorabili.
                     ...
                     Midge, basta, puoi andare!
Midge: Ma io sono così carina; sono certa che 
              i lettori vogliono vedermi più a lungo!
Commessa: Concludiamo la sfilata con un
                     elegante abito lungo.
Commessa: Il top è bordeaux e la gonna è color oro
                     con dettagli in tulle che richiamano il top.
Barbie: Il meglio spetta sempre a me perchè 
             il meglio sono io!
Commessa: Perdonate il comportamento indisciplinato 
                     delle modelle!
                     ..e poi si chiedono perchè non hanno lavoro..
Commessa: Grazie per la vostra attenzione, spero di
                     rivedervi al più presto.


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