Il padre di Sanshiro Kurenai, fondatole della scuola di arti marziali Kurenai, viene ucciso durante un combattimento.
Il giovane protagonista non riesce ad arrivare in tempo per vedere il volto l'assassino di suo padre ma trova sul posto un occhio di vetro ad indicare che all'uomo ne manca uno.
Sanshiro, rimasto orfano (sua madre era morta tempo addietro) e desideroso di vendetta, decide di partire alla ricerca dell'uomo con un occhio solo che ha ucciso suo padre.
Questo manga è del lontano 1968 e ho deciso di prenderlo perché da piccola seguivo con passione l'anime di questa opera.
Come molti sapranno, la serie animata non aveva una vera e propria conclusione e speravo di comprendere qualcosa in più con l'acquisto del manga. Ebbene... anche il manga non ci permette di avere un finale ma ora, a distanza di decenni e grazie a questa lettura, ho potuto comprenderne il motivo e guardare l'opera con occhi da adulta (dove??? quando???).
La tormentata storia di Sanshiro racconta semplicemente della crescita di un ragazzo che cova odio e rancore; un ragazzo un po' viziato dall'amore della sua famiglia che si permette di fare lo sbruffone al cospetto di un mondo che ancora non conosce realmente.
Durante il suo viaggio, Sanshiro incontrerà delle persone con un occhio solo verso le quali si lancerà a capofitto nella sfida ma le sconfitte lo porteranno a maturare e a migliorarsi grazie all'esperienza e all'aiuto di grandi combattenti affascinati dalla sua ostinazione.
Alla fine non sapremo mai se il nostro protagonista troverà l'uomo con un occhio solo ma avremo davanti un ragazzo divenuto uomo che perde lentamente l'odio che lo pervade e desidera solo affinare la propria tecnica e imparare con umiltà.
Nella prima parte del manga la storia è abbastanza lineare e mostra quello che gli autori hanno voluto comunicare. La seconda parte mi è piaciuta meno ed è costituita da mini avventure che Sanshiro affronta in America per affermare la giustizia ormai dimentico della sua sete di vendetta.
Come manga penso sia consigliabile solo ai "vecchi" nostalgici della serie.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra.
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Su Amazon Prime Video ho visto il film d'animazione giapponese L'impero dei Cadaveri.
In una realtà alternativa del 1800, utilizzando gli studi del dottor Victor Frankenstein, la tecnologia è in grado di riportare in vita i cadaveri e di dare loro una programmazione per eseguire dei compiti ben precisi nel lavoro e nelle guerre. Ciò che però differenzia la creatura del dottor Frankenstein da quelle create dal governo, è la totale assenza dell'anima, infatti il "mostro" originale era in grado di provare sentimenti che nessun'altro è stato in grado di riprodurre.
A ricercare con tutto se stesso la soluzione a questa mancanza e lo studente di medicina John Watson che ha deciso di riportare illegalmente in vita il suo caro amico Friday senza riuscire a restituirgli l'anima che lo rendeva unico.
Scoperto dai servizi segreti britannici, in cambio della sua libertà, Watson viene mandato in India alla ricerca dello scienziato russo in possesso degli appunti originali del dottor Frankenstein che sarebbero in grado di rivelare i segreti dell'anima. Ad accompagnarlo ci sarà Friday (vero motivo per il quale il protagonista decide di affrontare il viaggio) e Frederick Burnaby.
Occasionalmente interverrà in loro aiuto l'affascinante e misteriosa Hadaly Lilith.
Come molti avranno notato, questo pretenzioso film (tratto da un romanzo di cui esiste anche una versione manga) racchiude un minestrone di personaggi storici e di fantasia.
Il nostro protagonista è proprio il caro Watson che quattro anni dopo incontrerà Sherlock Holmes. Il dottor Frankeinstein non ha bisogno di alcuna presentazione, e Hadaly è l'immaginaria "creazione" di un tale picopalla Thomas Edison.
Personalmente, nonostante a livello tecnico sia una buona produzione, non sono riuscita ad apprezzare troppo il film. Oltre un forte messaggio su cosa sia morale e non nei riguardi della morte, ho trovato un guazzabuglio di roba altamente romanzata che a momenti mi sembrava di una fanfiction con tanto di "ship" improbabili.
Oltretutto non ho ancora ben chiaro il finale... se qualcuno di voi lo ha visto, mi fa la cortesia di spiegarmi come può essere possibile lo stato delle cose che conosciamo se alla fine succede quello che succede?
Non aborrisco la reinterpretazione di vicende e personaggi ma in questa storia mi è sembrato tutto piuttosto esagerato.
Se amate la categoria steampunk e siete curiosi di cogliere le citazioni dell'opera, sicuramente è un ottimo prodotto ma personalmente mi ha lasciata molto perplessa. Probabilmente non è il mio "genere".
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