Questo mese sono andata rispolverare un anime del 2002 acquistato da Mediaset nel 2008 (per il canale "Hiro") che non sono riuscita a seguire all'epoca e che MikiMoz mi ha riportato alla memoria in uno dei suoi interessanti post che potete trovare QUI; si tratta de Il segreto della Sabbia in 26 episodi.
Siamo nella seconda metà del XIX secolo. Jane perde sua madre alla nascita ma è circondata dall'amore di suo padre, facoltoso banchiere, e suo fratello George. Dopo 3 anni suo padre si risposa con una vedova che ha un figlio di nome William ma anche la nuova consorte muore e William non accetta mai pienamente il fatto di aver condiviso sua madre con la nuova famiglia eccetto che con la piccola Jane.
Gli anni passano e William si mostra interessato solo al denaro mentre Jane insegue il sogno di creare una macchina volante. George invece studia antiche leggende orientali secondo cui esisterebbe un liquido chiamato Fuyusen in grado di levitare e permettere la realizzazione del sogno di sua sorella.
George riceve dei finanziamenti per la ricerca che deve restare segreta e, con il pretesto di una spedizione all'estero, parte alla ricerca del Fuyusen. Il suo fratellastro William però scopre tutto e lo segue di nascosto.
Dopo qualche tempo, alla famiglia di Jane, viene comunicato che George è stato ucciso durante la missione e nel mentre la banca di suo padre viene misteriosamente svaligiata mandandolo in rovina.
Poco tempo dopo Jane riceve una lettera da suo fratello contenente una piccola pietra che si tramuta in acqua e poi in sabbia. La ragazza ancora non comprende il significato del contenuto della busta ma ha la certezza che suo fratello è ancora vivo così parte con il suo maggiordomo verso oriente per svelare ogni mistero.
Seguendo un po' la scia dell'anime "Il mistero della pietra azzurra" e con qualche piccolo "omaggio" a opere Ghibli, non raggiunge il livello tecnico e narrativo di nessuno di essi ma offre una storia con un nostalgico "vecchio stile" che non dispiace affatto.
Purtroppo la protagonista pecca di un buonismo stucchevole e gli intrighi della trama sono un po' scontati ma, per essere un anime di una certa data e immaginandolo sulle reti Mediaset, non è troppo al di fuori dello standard di altri titoli ed è abbastanza gradevole.
Diciamo che è stato un recupero senza pretese; mi sono tolta giusto una curiosità che avevo su un vecchio anime smarrito.
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Ho letto il manga in 3 volumi Partner di Miho Obana.
Nae e Moe sono due gemelle che, appena arrivate al liceo, fanno amicizia con i gemelli Takeshi e Ken.
Presto la dolce e imbranata Moe si fidanza con il premuroso Ken.
Nonostante Nae provasse dei sentimenti per Ken, non dice nulla e lascia che le cose vadano avanti per il loro corso.
Un giorno però Nae si sfoga con Moe a causa del suo continuo sopportare in silenzio e prima che possa far pace con la sua gemella, Moe muore in un incidente stradale. Il suo cadavere viene trafugato dall'obitorio e la sua famiglia ne resta sconvolta insieme a Ken che sembra non riuscire ad accettare l'accaduto.
Dopo alcuni mesi Nae, Ken e Takeshi (da sempre intento a corteggiare spudoratamente Nae senza successo) si concedono una vacanza con degli amici ma proprio in quel posto incontrano la defunta Moe che sembra essere ancora viva.
Nel tentativo di seguirla restano intrappolati in un ambiguo laboratorio dove vengono fatti terribili esperimenti.
Premetto che i disegni di Miho Obana non mi piaceranno mai perché sono di un piattume vergognoso se paragonato alla fama della loro creatrice quindi le sue opere hanno sempre un punto in meno rispetto da altre (almeno per il mio personale parere).
Ho trovato questa opera molto ingenua perché è il chiaro tentativo di un'autrice shoujo di fare un manga horror e intricato, ma l'intrigo spesso ha toccato l'assurdo e l'inverosimile tanto da apparire ridicolo.
Come storia in generale, sentimenti e messaggi ci sono ottime basi e ottimi intenti ma personalmente l'ho trovato realizzato maluccio e in modo troppo candido per avere un minimo di credibilità. Da brava autrice di shoujo classico ha però saputo creare un certo coinvolgimento emotivo.
Non saprei se consigliarlo o meno perché molti lo hanno trovato davvero bello.
Magari sono sempre i miei gusti ad essere troppo difficili. ^^
-Nota su questa prima edizione Dynit che ho io: fa schifo.-
Il senso di lettura è da destra verso sinistra.
Le immagini che vedete in questo post potrebbero essere coperte da copyright e sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''