Sun-yi è un'anziana donna coreana che vive in America e che viene richiamata in Corea per aver ereditato una casa in campagna.
La donna torna in quel posto dopo 47 anni e ricorda di aver vissuto un breve periodo lì, insieme a sua madre vedova e sua sorella minore.
Sun-yi all'epoca era molto cagionevole di salute e con l'aiuto di un ex collega di suo padre, il cui viziato figlio desiderava sposarla, aveva potuto ricevere cure mediche e quella casa dove riposare e alleviare il suo male.
Quel posto però non era completamente disabitato: all'interno di una stalla si nascondeva un ragazzo che pareva essere cresciuto in modo selvatico come fosse un lupo.
Sua madre, mossa a compassione decise di occuparsene e Sun-yi, che inizialmente provava ribrezzo per quella rozza creatura, finì per affezionarvisi ed educarla; inizialmente come fosse un cagnolino e man mano come un uomo.
Purtroppo però, il ragazzo nascondeva un segreto che ha portato alla loro separazione.
Nato come una semplice commedia fantasy/romantica (con un immancabile tocco drammatico, perché altrimenti che film coreano sarebbe mai?!), questo film ha saputo sorprendermi perché è diretto e interpretato molto meglio di altre produzioni viste in passato. Il protagonista è stato davvero fantastico nel comportarsi come un cagnolino affamato o trepidante nell'attesa di avere un ordine qualunque della sua padroncina.
La trama è abbastanza semplice e piuttosto classica, ma nello svolgimento ci sono tanti piccoli dettagli che hanno fatto la differenza.
Direi che va promosso.. ovviamente non pretendo che una storia di questo tipo possa piacere a tutti, però lo consiglio caldamente a chi ama il genere.
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Mi sono imbattuta nella surreale lettura del manga in un unico volume Il pene del senpai.
In una realtà alternativa dove il pene, se tagliato, ha vita propria (e non lascia i maschietti senza visto che nel giro di qualche giorno ricresce come accade per la coda delle lucertole); alcune ragazze, piuttosto che impegnarsi in una relazione, ne approfittano per appropriarsene (spesso con delle apposite ghigliottine/trappola) e custodirlo come fosse un vero e proprio animaletto da compagnia.
Il volume ci propone varie vicende che spiegano questa particolare realtà e che mostrano diversi tipi di ragazza e il loro modo di vedere il rapporto con un ragazzo.
Il fatto di poter avere con se un pene da compagna è solo un elemento folle e demenziale che invece mira a mostrare quel che provano realmente i ragazzi nei confronti di alcuni strambi concetti di relazione che hanno le ragazze.
Tante volte viene preso in considerazione il punto di vista femminile e la sua particolare sensibilità rispetto a certi uomini che sembrano scarseggiarne; in questo caso l'autore (Youichi Abe) ha voluto elargire il suo pensiero presentandoci ragazze con idee più o meno egoiste che non prendono in considerazione la sensibilità che un uomo può nascondere.
Quindi il manga, a dispetto di quello che alcuni potrebbero pensare, non è assolutamente erotico ma è un volume demenziale che a modo suo cerca di spiegare la stravaganza di certe relazioni umane.
NB: Ho volutamente applicato delle inutili censure alle immagini come precauzione per il mio blog... gente stupida che potrebbe segnalare tale tremenda indecenza c'è ovunque.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra
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Lettura molto meno stravagante è stato il manga yaoi in un unico volume Sei una stella.
Hirokawa è un uomo pacato e affascinante. Una sera si ritrova a guardare dei musicisti di strada e a riconoscere fra i membri della band il suo collega Sudo, un ragazzo estremamente freddo e scontroso, noto in azienda come donnaiolo che però, in quel contesto, mostra di essere completamente diverso.
L'interesse di Hirokawa, nel comprendere l'enorme divario del carattere di Sudo tra vita lavorativa e vita privata, lo porta a provare degli inaspettati sentimenti per il ragazzo che a sua volta si ritrova inerme e spogliato della sua maschera davanti ad un collega che scopre se stesso senza alcun indugio.
La storia presente in questo manga è abbastanza classica: un amore fra uomini nato in ufficio.
Onestamente non ha elementi di rilievo ma l'autrice (Keiko Konno) sa come raccontare in modo carino una storia per quanto semplice e apparentemente banale.
I sentimenti e le esperienze dei protagonisti sono quasi tangibili, sembrano scorrere il maniera fluida nella routine quotidiana e questo mi ha fatto pensare a quanto una storia omosessuale sia normale a dispetto della gente che non la vede in questa maniera.
Credo sia un volume molto maturo e delicato per gli amanti del genere.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra
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