martedì 28 febbraio 2023

Top Febbraio 2023

Su consiglio di Guchi ho visto il drama giapponese in 9 episodi Makanai proposto da Netflix.
Kiyo e Sumire sono due amiche di infanzia che vivono ad Aomori. Durante una gita scolastica a Tokyo incontrano delle maiko (apprendista geisha) e una in particolare diventa la loro più grande ispirazione tanto da lasciare la loro città natale e spingerle ad andare a Kyoto per diventare apprendista maiko.
Arrivate sul posto vengono accolte in una casa dove le "madri" più grandi che gestiscono il posto, insegnano alle giovani allieve il corretto modo di parlare, danzare, cantare ed eleganti movenze tipiche delle maiko.
Purtroppo però Kiyo sembra non essere assolutamente portata nel raggiungimento di tale perfezione iconica e, scoperto il suo talento culinario tramandatole dalla nonna, diventa una makanai, ovvero la cuoca della casa della maiko; questo le permetterà di rimanere insieme a Sumire e scoprire il suo grande dono.

Conoscevo già il titolo di questa opera perché tratto da un manga a cui sono interessata ma che purtroppo non è ancora edito in Italia (spero che prima o poi venga pubblicato).
Ho trovato bellissimo il modo in cui viene mostrato questo particolare frammento della storia giapponese che Kyoto preserva come un tesoro nel tempo tramandando la tradizione delle maiko. Molto bello è anche osservare il punto di vista delle due protagoniste dato che una vive l'esperienza in prima persona sentendo profondamente quella vocazione e l'altra fa da osservatrice donando tutta se stessa al mantenimento di questa preziosa virtù che viene plasmata giorno dopo giorno.
Molto carine (e spesso divertenti) anche le vicende di tutti i personaggi di contorno come le madri molto golose che si occupano della gestione e l'insegnamento, le altre maiko, gli uomini che si occupano di trucco e vestizione... anche il semplice fattorino. Ogni dettaglio è davvero ben curato e gradevole rendendo la serie fluida e piacevole.
Imperdibile per gli amanti della cultura giapponese.
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Ho visto l'anime in 12 episodi Kemono Jihen (sempre su Netflix).
Inugami è un detective dell'occulto chiamato in un villaggio di periferia per risolvere il caso di misteriose morti di animali. 
La sua indagine gli permette di incontrare Kabane, un ragazzo senza famiglia deriso da tutti e costretto a lavori umili.
Finito il suo incarico, che subito ci svelerà che l'occupazione di Inugami è di mantenere l'ordine fra "mostri" e umani e che egli stesso in realtà è un tanuki, il detective porta a casa con sé il giovane Kabane che si rivela essere un incrocio fra un ghoul e un umano.
Arrivati a Tokyo, Inugami recluta Kabane nella sua agenzia di investigazione per aiutarlo a ritrovare i suoi genitori e gli presenta i due suoi nuovi compagni/colleghi, anch'essi mostri in cerca della propria famiglia.

Come al solito, questo tipo di anime in pochi episodi lascia solo un assaggio di ciò che è realmente la serie visto che il manga è ancora in corso e vanta un buon numero di volumi.
È uno shonen classico ma mi è piaciuta molto la varietà di yokai tradizionali giapponesi che vengono presentati con le loro caratteristiche tipiche e il modo molto crudo e realistico di raccontare gli abusi e le crudeltà celate fra i membri stessi dei vari gruppi di mostri.
Oltre questo la trama si prospetta interessante quindi penso che sia carino per chi ama il genere o ha letto il manga e vuole vederne un accenno in versione animata.
Se non vi interessa questo tipo di storia o non siete intenzionati a proseguire col manga è decisamente meglio non iniziarlo perché ovviamente resta un prologo senza alcun tipo di conclusione.
Personalmente non mi imbatterò in un nuovo manga "lungo" ma sarei curiosa di spiarne qua e là l'evoluzione.
*



Ho letto il manga in un volume unico Dobugawa, la superficie dell'acqua di Aoi Kobe edito da Bao Publishing.
In una zona periferica del Giappone c'è un fiumiciattolo dall'odore nauseabondo a causa dei rifiuti che non ne facilitano il corso. Il Comune non ha le risorse per occuparsene e i cittadini cercano di evitarlo per non incorrere nel cattivo odore. Una signora molto anziana però, ogni giorno passa le sua giornate su una panchina situata sulla riva del fiume e, incurante dell'odore, trascorre lì il suo tempo a fantasticare su qualcosa che sarebbe potuta essere la sua vita: nella sua visione vive con le tre sorelle e una domestica in quella che potrebbe sembrare una ambientazione di metà 800 in una ipotetica campagna francese ma che in realtà è esattamente situata sulle rive del piccolo fiume maleodorante... insomma, come in tutti i sogni inconsciamente ponderati, presenta imperfezioni di contesto storico e soprattutto alimentare dato che l'immaginario si concentra spesso su deliziosi piatti francesi (con improbabili contaminazioni giapponesi) che presumo, la protagonista non ha mai potuto provare nella realtà.
Attorno all'anziana signora e al fiume scorre la vita di altri personaggi immersi nella quotidianità con i suoi affanni e i suoi piccoli svaghi.

Questo volume mi è sembrato delizioso e delicato.
Ho adorato l'anziana signora e le sue fantasie perché io stessa amo perdermi in fantasticherie e ho potuto immedesimarmi molto nel suo piccolo passatempo quotidiano.
Sicuramente è un volume che consiglio.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra.
*











Le immagini che vedete in questo post potrebbero essere coperte da copyright e sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

giovedì 23 febbraio 2023

Acquisti sperimentali

Approfittando dei saldi ho deciso di prendere un paio di stivali e, puntando a qualcosa di economico, ho deciso di provare a fare un acquisto online da Claros Calzature.
In rete avevo letto commenti altalenanti ma, dopotutto, con prezzi così competitivi, cosa si può pretendere?
Personalmente mi sono trovata piuttosto bene, ho preso questi stivali a 20 euro circa e li ho trovati giusti per la mia taglia e molto comodi.. non so quanto dureranno ma per ora (li ho messi 5 o 6 volte) reggono bene. Se avrò ancora bisogno di scarpe penso che terrò questo sito in considerazione.



Da qualche settimana è stato aperto un negozio Primark in un centro commerciale non troppo distante da me e sono andata a farci un salto. 
Dato che pare sia affollatissimo nel weekend, ci sono andata in settimana e non ho trovato troppa gente. Il negozio è davvero grande e dopo una mezz'ora dentro si inizia ad avvertire un certo stordimento! ^^
Ho preso un paio di felpe che non mi servivano assolutamente ma non sono riuscita a farne a meno. :p
Queste felpe perdono però un sacco di pelucchi dall'interno... le ho lavate due volte e messe anche in asciugatrice ma ugualmente, dopo averle indossate, mi ritrovo un certa villosità addosso. 
Ho anche preso qualche altra "cosa" visto che nel negozio c'è molto altro oltre l'abbigliamento ma devo ancora testare tutto!



Recentemente sono stata a Bari con AnnMeri e sono stata per la prima volta nel negozio Tigotà aperto da poco.
C'erano un sacco di prodotti interessanti e marche che non conoscevo. 
Non volendo portare nel bus tonnellate di creme e saponi, mi sono trattenuta e ho preso solo qualcosina che mi serviva... prossimamente vorrei provare altri prodotti.

Visto che ero a spasso per Bari, non è potuto mancare un salto in fumetteria.

In un negozietto ho trovato questi orecchini ispirati a One Piece.
Ho dato quello con Sanji ad AnnMeri (la sua crush) e io ho tenuto Zoro (la mia crush) che non so bene perché, l'han fatto biondo. @_@
Non li useremo come orecchini ma come ciondoli da appendere da qualche parte! :p

Da un market di alimentari asiatici non mi sono fatta sfuggire qualche stranezza: mochi gelato (sono arrivati a casa un po' scioltini ma erano ugualmente deliziosi), carne essiccata (per mio fratello), un uovo sodo in bustina sottovuoto (in Asia è una merenda abbastanza comune) e dei dolcini che sembrano essere una variante della mooncake (comunque molto buoni).

Quando sono in giro con AnnMeri non mancano mai le "degustazioni".
Ci è scappata una colazione con waffle e un pranzo nel ristorante di ramen fatti a mano. Al posto dei soliti ramen (che ho comunque preso) ho fotografato il "baozi": un panino soffice cotto a vapore ripieno di carne di maiale speziata.









lunedì 13 febbraio 2023

Svastica

 ...e alla fine avevo dimenticato di pubblicare il post con la roba che mi ero regalata a Natale. ^^
Me ne sono ricordata solo perché mi è arrivato il pacco della mia amica giapponese che me lo ha spedito con ritardo a causa di altri impegni. 
Nel suo pacco c'erano le immancabili cibarie come biscotti, zuppe e cioccolatini.
La mia amica ha anche dipinto un foglio con la tradizionale pittura calligrafica giapponese chiedendomi di non interpretare male la croce uncinata in alto perché per i Paesi asiatici e un antico simbolo religioso di illuminazione (e augurio per il nuovo anno) che purtroppo è stato adottato durante il nazismo e che gli occidentali vedono solo come un simbolo di odio; non tutti sanno fosse esistente già da secoli con tutt'altro significato e sia stato semplicemente usato per travisarne il significato.
Nel pacco c'erano anche altri bellissimi oggettini:
Una figure Qposket di Nezuko del manga/anime Demon Slayer, una ciotola dei Moomin e una spilletta.
La spilletta è davvero simpatica; sopra c'è un gatto che scappa con un cachi in mano... secondo me lo ha rubato a qualcuno! xD



I regali che invece avevo fatto per me stessa sono una borsa/zaino di Totoro davvero molto comoda...

Un art book di Yuko Higuci (di cui spero di parlarne meglio prossimamente)...

Alcune cosine provenienti dal negozio MINISO (che purtroppo o per fortuna non c'è dalle mie parti); ovvero un peluche a forma di pulcino, una spugna e una mini cassettiera di Cinnamon.
Il pulcino si chiama Daisy ed è di una sofficiosità incredibile. Lo adoro tantissimissimo!







martedì 7 febbraio 2023

Il Violoncellista Goshu

Un po' di anni fa ho guardato un vecchio film d'animazione dal titolo "Goshu il violoncellista" (QUI) ripromettendomi di leggere il libro da cui era tratto.
Finalmente il momento è arrivato e sono riuscita a leggere la piccola raccolta di racconti e poesie intitolata Il Violoncelista Goshu di Miyazawa Kenji pubblicato dalla casa editrice La Vita Felice.
Come sempre accade quando è a disposizione, ho letto con interesse l'introduzione al testo e all'autore che mi hanno aiutata molto a comprendere la lettura e il suo contesto.
Le storie presenti sono essenzialmente 3 e a fine volume troviamo scritti e poesie.
Essendo più portata per i racconti, vi parlerò di loro:

"Il violoncellista Goshu"  racconta di un povero uomo di nome Goshu amante della musica ma che non riesce a stare al passo con l'orchestra del villaggio in cui suona il violoncello. 
Prima di un concerto importante, durante alcune notti, vanno a fargli visita degli animali capaci di comunicare con lui che, stuzzicando i suoi nervi scoperti per la tensione ma anche la sua gentilezza, lo costringono a suonare brani specifici che gli permetteranno di fare i giusti esercizi per una prestazione ottimale durante il concerto. Questa favola è molto concentrata sulla figura fallimentare di Goshu che appare spesso frustrato dalla sua incapacità e che aveva solo bisogno della giusta guida e del tempo necessario per migliorare e sentirsi finalmente appagato dalle lodi dei suoi compagni. 
A quanto pare è una vicenda piuttosto autobiografica.

"Il bosco del Parco Kenju" narra in modo molto delicato la storia di Kenju, un ragazzo diversamente abile amante della vita e della natura che riesce ad essere in pace con tutto ciò che lo circonda e, non conoscendo odio e rancori, nella sua innocenza, ha inconsapevolmente saputo donare la felicità al prossimo.

"Il generale della guardia del Nord e i tre fratelli medici" è una storia davvero assurda che mi ha fatto molto sorridete per la sua rappresentazione figurata. 
Il generale Son, con il suo enorme esercito, torna in patria dal confine dove era andato in missione dopo 30 anni e, al suo ritorno, non riesce più a scendere da cavallo perché in tutti quegli anni gli era rimasto in groppa e aveva finito per incollarsi a lui. Consulta così i tre bravi medici del paese che lo aiutano a scendere da cavallo e a ripulirsi dallo sporco del corpo e dell'animo che lo avevano oppresso in tutto quel tempo.
NOTA FOLLE: questa storia l'ho letta mentre facevo da cat-sitter a Shawn. Visto che passavo un'oretta a casa sua fra giochi e bisogni vari del micio (pappa, pulizia lettiera, ecc..), gli dedicavo anche 10 minuti di lettura ad alta voce. 
Shawn ascoltava attentamente con il suo fare altezzoso così ho pensato di cambiare il nome del generale Son in Shawn e raccontargliela come se fosse lui il protagonista... quindi ho riso il doppio immaginando il gatto a cavallo incollato alla sella! xD
Ebbene la mia mente contorta fa anche questo, soprattutto quando leggo! ^^



Come di mio solito, ve ne lascio un estratto (questo in particolate l'ho immaginato vivido nella mia testa e mi ha fatto sorridere):

"Come ogni sera ormai, anche la successiva, Goshu suonò fin dopo la mezzanotte. Stanco, stava bevendosi il consueto bicchiere d'acqua, quando sentì bussare alla porta.
Pensò di cacciare via subito l'ospite, chiunque fosse, minacciandolo come aveva fatto con il cuculo la sera precedente, e rimase pronto in attesa con il bicchiere in mano. La porta si socchiuse ed entrò un piccolo procione. Al che Goshu, spalancandola, gridò, pestando un piede sul pavimento:
<<Ehi, procione, hai presente il "brodo di procione"?>>
Il cucciolo di procione, che era rimasto educatamente seduto sul pavimento, rifletté a capo chino con l'aria confusa di chi non capisce bene, poi confessò: <<Non so cos'è il "brodo di procione">>.
Davanti all'espressione un po' interdetta del procione, Goshu fu quasi sul punto di scoppiare a ridere: poi assunse un'aria severa e sentenziò: <<Dunque, te lo spiego io. Il "brodo di procione" è un piatto speciale che io preparo, cuocendo a fuoco lento un procione grande come te insieme a cavoli e sale>>.
Il cucciolo di procione rispose con aria meravigliata: <<Il mio papà mi ha detto di venire da lei, Signor Goshu, per imparare; mi ha detto che non devo avere paura di lei perché è una persona molto per bene>>.
Goshu non resistette oltre e scoppiò a ridere: <<Che cosa ti ha detto di imparare? Io sono molto impegnato, e adesso ho anche sonno>>.
Il piccolo procione, facendosi coraggio, d'un tratto avanzò di un passo e disse: <<A me tocca suonare il tamburino. Il papà mi ha detto di chiederle di accompagnarmi con il violoncello>>."






venerdì 3 febbraio 2023

Pipì da attaccamento?

Continuo a parlare di qualcosa di natalizio perché ho omesso che le mie festività sono state casalinghe ma molto movimentate dato che durante quei giorni ho fatto da pet-sitter a ben 3 pelosetti incastrando ogni cosa al meglio.
Ho tenuto pelosini di mia conoscenza quindi non è stato difficile fare tutto perché so come gestirli visto che conosco il loro carattere e so che sono tutti molto bravi.

La dolce Kelly.
Il principe Shawn.
Il coccolone Oscar.



Non escludiamo i miei mici! xD

Da sempre però Pazu fa qualcosa che odio: se mi assento a lungo, fa la pipì sul mio letto. 
Inizialmente lo faceva se mancavo la notte per qualche weekend fuori o simili, ma da un annetto ormai lo fa sempre più spesso anche se esco in orari diversi dal solito per una pizza o per la semplice spesa. Ho provato a negargli l'accesso al letto mentre non ci sono e lui ora opta per il divano. :(
Il problema non sembra fisico perché se sto con lui nel modo in cui vuole lui, ovvero fra giochi e coccole (quindi non devo farmi la doccia, non devo fare pulizie e devo pensare solo a lui), usa normalmente la lettiera, ma se non gli sto accanto usa il divano.
Sto cercando di discuterne con la veterinaria ma al momento non riesco a vedere la luce in fondo a questo tunnel perché non ho davvero modo di stargli sempre vicino e con altri gatti non mi è mai capitata una cosa simile.
Mi dispiace che lui abbia questo disagio e attaccamento morboso ma ormai è diventato un disagio enorme anche per me perché non ho modo di combinare nulla. :+
C'è anche da considerare che lui ha Ponyo come compagnia (c'è anche il coniglietto e i pappagallini con cui potrebbe distrarsi) e in giro ha giochi, cucce e 3 lettiere a disposizione oltre il fatto che in casa, se non ci sono io, c'è magari mio fratello o mia madre quindi potrebbe benissimo passare il tempo con gli altri membri della famiglia.
Spero che questa situazione in qualche modo migliori. :s

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