Questo mese ho terminato la visione della serie anime L'Attacco dei Giganti.
Da circa 100 anni, l'umanità vive rinchiusa dentro delle mura perché l'esterno di esse è popolato da creature giganti dalle fattezze umanoidi privi di intelligenza ma dotate del solo istinto di nutrirsi di esseri umani.
La fortezza della popolazione è costituita da tre livelli concentrici di mura di cui la parte centrale è occupata dalla gerarchia più alta della società.
Un giorno un gigante di proporzioni senza pari, riesce ad creare una breccia nel primo strato di mura permettendo agli altri giganti di entrare nella fortezza e divorare gran parte della gente residente.
A difesa del centro abitato ci sono degli eserciti ma il loro intervento non ha potuto fare molto contro l'invasione.
Eren, Mikasa e Armin, tre ragazzini scampati al massacro e rimasti orfani, decidono di entrare nel corpo armato col fermo intento di uccidere tutti i giganti e acquisire la libertà di andare oltre le mura.
La serie si compone di 89 episodi divisi in quattro stagioni.
Da tempo desideravo vederla ma devo ammettere che con la primissima parte non ho avuto un buon rapporto visto che il protagonista, Eren, si è mostrato subito come un delirante moccioso sbruffone.
Ho continuato nella visione per curiosità dato che il contesto porta con sé un buon alone di mistero e quando finalmente le verità sono venute al galla, la storia ha iniziato a mostrare la sua reale struttura.
Nonostante nel corso degli episodi ci siano massacri di una violenza inaudita posso dire che a conti fatti rispecchiano uno dei messaggi che ho recepito più forte ovvero l'orrore e il demone della guerra che da sempre alberga negli uomini per il proprio desiderio di potere e supremazia.
Purtroppo il messaggio non lascia nulla di positivo perché pare proprio che gli errori del passato, l'esperienza e la consapevolezza delle proprie azioni non potranno mai fermare la smania degli umani di combattere, vendicarsi o affermare la propria grandezza.
In conclusione, tra qualche personale alto e basso, posso dire che è una bella opera e sicuramente merita la fama di cui gode.
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Ho visto anche il film d'animazione Look Back.
Due ragazze della scuola elementare amano profondamente disegnare fumetti e uniscono le loro abilità per creare un manga e indirizzare il proprio futuro su quella professione. Ma il destino è imprevedibile e, nonostante metta a dura prova la nostra emotività, bisogna sempre cercare di andare avanti.
Un paio di anni fa ne avevo letto il manga in un unico volume (QUI) che mi era rimasto alquanto impresso per la sua profondità e le emozioni che mi aveva suscitato.
L'anime rende davvero molto bene la storia. A mio parere disegni e animazioni sono esattamente come li avrei immaginati per questo manga.
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