sabato 31 dicembre 2016

Top Dicembre 2016

Questo mese ho (ri)visto il film coreano Runway Cop.
Un famoso modello ha ricevuto delle minacce e una squadra di poliziotti si prepara a proteggerlo, ma il loro vero obbiettivo è smascherare un grosso traffico di droga che sembra nascondersi dietro il mondo della moda.
La squadra di poliziotti ha bisogno di un infiltrato e, a causa di una serie di bizzarri incidenti, l'unico abbastanza alto da potersi spacciare per un modello è il detective Cha che dovrà essere curato, istruito e lanciato sotto i riflettori da una stilista esordiente. Il compito sarà davvero arduo perchè il detective Cha è il più rozzo, puzzone e trasandato poliziotto che si sia mai visto e, come se non bastasse, è un ex compagno di liceo della stilista che dovrà seguirlo.

Questo film lo avevo già visto in passato ma non ho avuto occasione di parlarne, così ho deciso di rivederlo (molto volentieri).
La storia è palesemente comico/demenziale. Il detective Cha è esageratamente disgustoso ma si impegna davvero molto nel suo lavoro. Le parti comiche sono abbastanza assurde e a modo loro simpatiche.
Come solito, per questo tipo di film, c'è la sottile propensione coreana alla bellezza esteriore ma ormai io non ci bado nemmeno più.
Non è un filmone, non è impegnativo o intrigante ma si lascia guardare con piacere (e personalmente apprezzo molto l'attore protagonista).
*



Ho letto il manga in un volume unico Ali d'argento.
Il caporale Daisuke, insieme alla sua squadra di aviatori, fa un passo in avanti difronte alla possibilità di diventare un membro della squadra speciale durante la Seconda Guerra Mondiale.. ovvero sceglie insieme ai suoi compagni di diventare un kamikaze.
Durante il volo decisivo però, l'aereo di Daisuke ha un guasto e viene costretto a tornare indietro mentre i suoi compagni si dirigono verso il loro destino. Il protagonista decide di non rinunciare e tornare all'attacco non appena il suo aereo sarà stato riparato ma l'attesa di quel momento sembra infinita e affollata di pensieri contrastanti.

Questo manga storico è davvero molto toccante e cerca di far conoscere ciò che poteva essere nascosto dietro i ragazzi che offrivano la loro vita alla Patria ma che per osservatori esterni apparivano come folli suicida.
Il caporale Daisuke, con i suoi pensieri, i suoi dubbi, i differenti pareri che ha modo di ascoltare e valutare, è un semplice ragazzo molto legato a sua madre e che, come tanti altri, ha perso il resto della famiglia in guerra.
Prima di partire per la sua missione si pone delle domande sulla propria scelta cercando di tenere bene a mente il desiderio di proteggere sua madre per evitare di vacillare. La sua missione però non viene portata a termine e amareggiato dall'aver perso i suoi compagni è più deciso che mai ad affrontare nuovamente la morte. L'attesa però affolla la sua mente di nuovi pensieri e di nuove consapevolezze.
Il finale è chiaro fin da subito e non è presente una trama particolare, ma vengono semplicemente raccontati i pensieri di un ragazzo che ha scelto di dare la vita per un obbiettivo tanto grande quanto incerto.
Sicuramente merita una lettura anche solo per poter sempre ricordare cosa significa la parola "guerra", perchè questa storia non è unicamente la testimonianza di quello che era celato dietro un kamikaze, ma è uno squarcio dell'orrore a cui l'uomo non riesce mai a rinunciare.
Il senso di lettura è da sinistra verso destra.
*





Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

sabato 24 dicembre 2016

Buon Natale.. con tanto di cappello

Tantissimi auguri di Buon Natale!!!

Per l'occasione ho provato a fare qualche foto ai miei tesori ma Totoro mi è parso alquanto indignato nel dover fare una foto col cappello..

Ponyo si è lasciata fare un unico scatto e poi è fuggita via.

L'unico che ha compreso per davvero il gioioso spirito del Natale è stato Cicoria!

mercoledì 21 dicembre 2016

Il mio anticipato regalo di Natale per me

In questi giorni non sono proprio riuscita a scrivere qualche post.
Quest'anno, il periodo pre-natalizio è stato un vero incubo!
Oltre ad aver avuto commissioni in eccesso che non avrei dovuto avere, non sono stata benissimo quindi non sono riuscita a fare tutto quello che volevo/dovevo/speravo.. che cosa triste! ;_;

Nel mentre sono riuscita a fare la mia ultima capatina dell'anno in fumetteria ma ovviamente non mi sono arrivati molti manga perchè c'ero già stata di recente.

Il mio giro a Bari aveva anche altri scopi fra cui cercare regali per conto di altre persone (perchè chiedono sempre a me questi favori?).
Fortunatamente il mio giretto mi ha fatto notare una bellissima felpa nel Disney Store (in verità le felpe bellissime erano 2 ma i soldini non bastavano affatto..).. MIA!

Una cosa curiosa che mi è successa al Disney Store, mi è capitata quando, dopo una coda immensa, sono arrivata alla cassa. Dato che compro praticamente sempre una shopper, questa volta ho chiesto quella di Moana/Oceania con testuale dialogo con la cassiera:
-Io: Potrei avere la shopper di Moana?
-Cassiera (con sguardo attonito di chi ha sentito pronunciare il nome di Voldemnort): Si chiama Vaiana!
-Io: Ma il nome originale è Moana.
-Cassiera: Shhhhh! Non dire quel nome, i bambini possono sentirti.
Lei con sguardo severo e io con faccia da pesce lesso non ci scambiamo più nemmeno una parola.. nè un grazie, nè un arrivederci..



Intanto ho ben pensato di farmi in anticipo un bel regalo di Natale ovvero due copripiumino.
Finora, sul letto, usavo ancora vecchie trapunte ma sono riuscita a farmi regalare da mia madre il piumino. I copripiumino me li sarei dovuta comprare io, così ne ho scelti due carinissimi da regalarmi:
il mio preferito in assoluto è questo di Adventure Time..
..per il cambio ne ho scelto uno di Shaun the Sheep..

lunedì 5 dicembre 2016

Ogni tanto qualche manga ancora esce..

Qualche giorno fa sono stata a Bari..
Questa volta il mio bottino mangoso è stato abbondante.. ma Berserk.. esce ancora??? Naaaaa...
Speravo di fare un po' di shopping natalizio ma, oltre ad ulteriori borse per il lavoro come quella che ho preso il mese scorso (QUI), non ho trovato nulla di interessante.


In rete però è quasi impossibile non trovare quello che si cerca, così ho preso il consueto calendario "Chi legge..." per il prossimo anno.
Sempre simpatico, coloratissimo e tenerissimo.

Ho acquistato il DVD  de "La canzone del mare" di cui avevo accennato QUI.. e spero invano che decidano di pubblicare in Italia anche "The Secret of Kells".

Da Aliexpress avevo comprato un rossetto.. ma l'ho ricevuto dopo circa 3 mesi da quando lo avevo ordinato quindi lo avevo del tutto rimosso dalla mia mente! ^^
In realtà è un gloss che lascia appena un velo di colore.
Non resta lucido a lungo e tende a diventare opaco ma il colore ha una discreta persistenza.
Più che per la sua resa, l'ho acquistato per capriccio visto che contiene un piccolo fiore secco di crisantemo.
Inoltre, in quel momento, avevo 1 Euro e pochi centesimi sulla carta prepagata che non avevano nulla da fare e rientravano perfettamente nella spesa.. era un segno del destino.. ^^


A parte i miei acquisti, ho avuto anche dei regalini inaspettati..
Il libro illustrato Diva e Pulce (di cui spero di parlare presto)..
 ..e, direttamente dall'India, una sciarpa e il kajal che usano sul posto.


mercoledì 30 novembre 2016

Top Novembre 2016

Questo mese sono riuscita a vedere il film d'animazione Si sente il mare.
Taku Morisaki è uno studente universitario che si sta recando ad una rimpatriata fra compagni di liceo.
Il solo pensiero di rivedere i suoi amici, gli evoca ricordi del periodo scolastico e in particolare del suo migliore amico Yutaka Matsuno e di quella irriverente Rikako Muto trasferitasi da Tokyo che in modi piuttosto diversi, faceva battere i loro cuori.

Questo film dello studio Ghibli fu realizzato per la televisione nel 1993 dai più giovani membri dello staff in pochissimo tempo e su ordine dei più anziani.
Nonostante le premesse, riesce a comunicare i capricci, l'incertezza, la volubilità dei ragazzi adolescenti (in particolare di Rikako che per un paio di volte avrei voluto prendere a schiaffoni).
Il film resta un prodotto semplice e non tocca gli standard a cui lo studio Ghibli ci ha abituati ma il modo genuino e ingenuo con cui è realizzato, lo rende ugualmente carino e molto gradevole.
*



Finalmente sono riuscita a finire di leggere il manga in 22 volumi Rainbow.
Durante il secondo dopoguerra, il Giappone è vittima di una grave crisi. Molti ragazzini hanno perso la famiglia o la casa e, alcuni di loro, vivono allo sbando in cerca di cibo.
Un giorno, sei ragazzi molto diversi fra loro, vengono rinchiusi nella cella 6 del blocco 2 del riformatorio speciale Shonan. In questa vera e propria prigione incontrano un ragazzo più grande, Rokurota Sakuragi che insegna loro quanto sia importante la lealtà e la fiducia fino a diventare un vero e proprio fratello maggiore per quei ragazzi che avevano conosciuto l'inferno e che adesso avevano potuto aprire gli occhi su una nuova speranza per il futuro.

La prima parte di questo manga mi è sembrata davvero cruda e violenta quindi a tratti mi è apparso eccessivo e avevo iniziato ad avere dubbi sul mio acquisto.. stupri, pedofilia, violenza gratuita...
Andando avanti nella storia il manga è diventato un po' più rilassato nonostante i protagonisti abbiano continuato a subirne di tutti i colori.
La lettura è stata davvero scorrevole ma personalmente ho trovato una pecca che mi ha abbastanza infastidita:  l'autore della storia ha vissuto in prima persona il degrado di quel periodo e lo puntualizza ogni 5 o 6  pagine intromettendosi prepotentemente con una voce narrante tira-sfiga in frasi che sostanzialmente dicono "i ragazzi sembrano aver trovato la serenità ma non sanno che incubo ancora li attende in un epoca del genere".
A parte queste mie personali antipatie e  lo stile "mai una gioia", l'ho trovato abbastanza coinvolgente; uno di quei manga dove diventa impossibile non affezionarsi ai personaggi e alla loro storia.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra
*




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lunedì 14 novembre 2016

Salsiccia indecente.. fortunatamente c'è Kubo

Di recente mi sono dedicata alla visione di un po' di film al cinema.
Malsanamente incuriosita, ho visto il film d'animazione Sausage Party, vita segreta di una salsiccia.
Celata ai nostri occhi, scorre una vita fatta di sogni che appartiene al cibo che mangiamo e agli oggetti che usiamo.
In un supermercato, ogni articolo in vendita non spera altro che essere acquistato e portato fuori dalla porta del negozio dove è sempre vissuto rispettando le regole.
Frank è una salsiccia (wurstel più che altro) che vive nella sua confezione sognando di essere preso insieme alla confezione di panini dove risiede la sua amata Brenda.. in cui anela di entrare..
Gli umani vengono quindi visti come divinità che possono condurre questi prodotti verso la felicità.
A causa di qualche incidente però, nella mente di Frank si insinua il dubbio che le cose non stiano esattamente così e quando, per un incidente fra carrelli, riesce a uscire dalla confezione insieme a Brenda, inizia a cercare la verità. Brenda però è legata alla sua fede e non riesce a comprendere cosa spinga Frank a cercare qualcosa di diverso dalla felicità che hanno sempre immaginato.

Questo film è stato davvero uno shock.. sapevo essere volgarotto ma devo dire che per la mia fantasia, ha raggiunto limiti inimmaginabili (e pensare che i gestori del cinema del mio paese lo hanno allegramente inserito nella fascia dei film che hanno l'unico spettacolo alle 16 perchè sono dedicati ai bambini).
Come disegni, animazione e storia di fondo penso sia ottimo; i temi della credenza comune e della fede, vengono affrontati in modo ironico ma molto realistico e, chi come Frank, immagina o anche solo sospetta che qualcosa non sia come è sempre stato, viene deriso ed emarginato.
La pecca del film è una volgarità eccessiva, banale e spesso inutile. A parte una valanga di parolacce per ogni battuta e riferimenti sessuali a destra e a manca... è possibile che la tanto agognata libertà e trasgressione di questi prodotti pare essere un'orgia? Se gli autori hanno pensato di essere ironici penso si siano sbagliati. Personalmente non sono il tipo di persona che ride per le battutine "sporche", anzi, penso siano solo mezzucci per nascondere la mancanza di idee migliori.
Posso consigliarlo a coloro a cui piacciono i film che si ostentano politicamente scorretti o a chi è disposto a seguire una simpatica e ben realizzata storia tralasciando il poco gradevole contorno.
Ovviamente è vietato ai più piccoli.
*



Le cose sono andate molto meglio con Kubo e la spada magica (e non mi capacito assolutamente di questa scelta per il titolo visto che tale spada non c'entra nulla con la storia e il titolo originale è "Kubo and the two strings", ovvero esattamente quello di cui parla il film).
Kubo è un ragazzino che si occupa di sua madre e che si guadagna da vivere facendo il cantastorie e animando degli origami grazie al suono del suo shamisen (strumento musicale della tradizione giapponese).
Non appena giunge la sera, il piccolo protagonista corre sempre nel suo rifugio perchè ciò che sua madre gli raccomanda sempre è di non uscire di notte dato che, con l'apparire della Luna, il suo malvagio nonno e le sue zie possono uscire a cercarlo per strappargli l'unico occhio che gli è rimasto. Suo nonno infatti, gli ha preso un occhio e mentre cercava di togliergli completamente la vista, grazie all'aiuto di sua madre e al sacrificio di suo padre, è riuscito a salvarsi.
Un giorno però, mentre cubo dedica una preghiera a suo padre, si assopisce e resta fuori casa dopo il tramonto. Le sue zie non perdono occasione di attaccarlo ma a fronteggiarle sarà la sua mamma che gli permetterà di fuggire per cercare una spada, un'armatura e un elmo che possano proteggerlo. Ad accompagnarlo ci sarà un amuleto tramutato in una scimmia e un samurai-scarabeo.

Onestamente ero un po' scettica su questo film in stop-motion perchè i riferimenti al Giappone mi sembravano un po' banali e fittizi.. samurai, origami, shamisen..
Poi però, senza prendere troppo sul serio questo contesto giapponese, mi sono ritrovata a vedere un film molto bello, complesso e più maturo di quanto non possa sembrare.
Merita certamente la visione.. forse non proprio adatto ai piccolissimi perchè (per gli standard di un bimbo) sa essere spaventoso e molto drammatico.
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mercoledì 9 novembre 2016

Evolution... et le monde truqué

Di recente mi sono imbattuta nel "particolare" film francese Evolution.
Su un'isola vivono esclusivamente donne con il loro figli maschi che hanno più o meno la stessa età.
Gli abitanti del posto si nutrono solo di alghe e dei frutti del mare. 
Nicolas è uno dei bambini che vive lì e che apparentemente sembra il solo a percepire che c'è qualcosa di strano in sua madre, in quell'isola, in se stesso..

Questo film è una specie di fantasy/horror.
Devo ammettere che, nonostante la sua leeeeentezza ha saputo rapirmi perchè credo che sappia donare allo spettatore delle prospettive intriganti.
Purtroppo resta un po' sconclusionato dato che non spiega nulla e lascia tutto all'immaginazione; non verrà spiegato chi siano realmente le donne dell'isola e perchè fanno quel che fanno (e fanno cose alquanto sinistre), ma dal titolo si può presupporre soltanto che vivano lì per un processo evolutivo dell'uomo (che capirete solo guardando la pellicola).
Personalmente mi è abbastanza piaciuto  nonostante le domande senza risposta, la mancanza di un concreto messaggio e alcune scene raccapriccianti, perchè mi ha lasciato una piacevole e macabra sensazione di mistero.
Direi che ha più fascino che sostanza...
*


Altro film (d'animazione stavolta) francese che mi è capitato è Avil et le monde truqué.
Immaginate che nel 1870, Napoleone III abbia incaricato degli scienziati di fare esperimenti sugli animali per trovare un siero che renda invincibili e vincere quindi la guerra contro la Prussia ma che, per un malaugurato incidente sia morto e che il suo successore non abbia mai optato per la guerra garantendo longevità al suo impero e alla sua dinastia.
Immaginate anche, che tutti i più grandi scienziati della storia siano spariti misteriosamente e che nel 1931 le scoperte scientifiche siano ancora ferme all'era delle macchine a vapore.
Immaginate che qualcuno faccia segretamente ancora ricerche sul siero che rende invincibili per aiutare un pianeta morente completamente privo di foreste e perennemente pervaso dai fumi del carbone.
Cosa ancora potrebbe accadere se la soluzione di tutto si trovasse nelle mani di una ragazzina che ha semplicemente cercato di salvare il suo gatto?

Questo film d'animazione mi è piaciuto molto.. devo ammettere che i film francesi dove c'è un gatto, sono sempre ben riusciti e, anche solo la presenza di questo gatto, merita la visione della pellicola.
Tralasciando i miei deliri da gattara, il film certamente è una critica ad una umanità che in qualunque tempo e spazio si evolva, tende sempre a usare ciò che la circonda con la presunzione di essere padrona assoluta del modo in cui vive senza considerare la presenza di altre forme di vita.
Molto curiosa e interessante l'evoluzione raggiunta dalle macchine a vapore che sfoggiano un perfetto stile steampunk.
Un'occhiata la merita perchè è un film davvero molto grazioso.
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lunedì 31 ottobre 2016

Top Ottobre 2016

Questo mese ho visto il film coreano How to use guys with secret tips.
Bo-na è un'aiuto-regista che dedica tutta la sua vita al lavoro trascurando se stessa.
Quando le sembra che ogni sforzo per emergere e farsi apprezzare sia vano, trova sulla sua strada una videoteca ambulante di manuali e viene invogliata ad acquistarne uno che aiuta a sfruttare gli uomini per raggiungere i propri scopi.
Il manuale sembra avere successo e addirittura la star Lee Seung-jae è pronto a fare follie per lei.

Questa commedia non è un gran film, ci sono aspetti in cui si intravede il vuoto ma, a modo suo, sa essere carina.
Ciò che mi ha colpita, è stato uno "strano" approccio alla discriminazione delle donne in campo lavorativo.
Nonostante la protagonista sia l'unica a lavorare seriamente per mandare avanti i progetti della sua azienda, non è minimamente presa in considerazione e le viene apertamente detto che, essendo una donna, non può fare carriera e diventare una vera regista.
Grazie al manuale che acquista, Bo-na, smette di lottare apertamente e inizia un cammino di falsità e lusinghe, che tanto piacciono agli uomini, per arrivare al successo.
Ovviamente si accorge che questo non è giusto; non è quello che doveva succedere ma, a quanto pare, è stato l'unico modo efficace per farsi strada. A fine film però, mi ha stupita sentirla anche dire che in fondo non c'era nulla di male ad appoggiarsi ad un uomo.. quindi mi è parso un film maschilista che ha cercato di sotterrare l'orgoglio di una donna.. o forse mi è sfuggito qualcosa??? Non so.. @_@
*



Di tutt'altro genere il film coreano Train to Busan.
A partire da Seul, la Corea del sud sembra essere infettata da un tremendo virus che trasforma gli uomini in zombie e, come è noto, un morso di queste creature attratte istintivamente da movimento e rumori, ne provoca il contagio.
Ancora ignari di quello che sta accadendo, Seok-woo, un uomo che ha sempre pensato al lavoro e alla sua carriera, e sua figlia Soo-an, salgono su un treno diretti a Busan perchè la piccola desidera trascorrere il suo compleanno con la mamma visto che i suoi genitori hanno divorziato.
Nel treno però è presente un passeggero infetto che ben presto diffonde il virus trasformando il treno in una trappola ma anche in una roccaforte di salvezza dato che proprio la città di Busan sembra essere l'unica riuscita a difendersi dal contagio.

Questo film apocalittico segue i canoni dei classici film catastrofici americani.. e devo dire che io ne ho visti parecchi di questo genere! ^^
Come di solito, c'è un genitore, sua figlia e un contorno di persone che formano il gruppetto protagonista che lotta per la sopravvivenza (e a quel punto partono le scommesse per la scaletta di chi morirà per primo e chi per ultimo).
In questo film però, Seok-woo non è il classico protagonista eroe che prende in mano le redini della situazione, ma è un egoista che vuole solo salvarsi la pelle a discapito di tutti (non per nulla viene chiamato "stronzo" per quasi tutto il film). Solo in seguito, grazie all'altruismo di sua figlia, alla generosità di alcuni altri passeggeri e al rivedere i sui stessi comportamenti in gente egoista come lui, Seok-woo inizia a cambiare atteggiamento.
Il finale, per me che ho visto parecchi film del genere, è stato abbastanza scontato ma commovente perchè gli attori e la regia sono stati estremamente bravi.
Se i film apocalittico/zombie vi incuriosiscono, penso che questo sia proprio un bel titolo!
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Sul fronte giapponese, ho visto Tokyo Love Hotel.
Toru lavora in un albergo a ore ma la sua aspirazione è quella di poter lavorare in un hotel a 5 stelle quindi mantiene segreta la sua occupazione.
In questo posto di lavoro, tanto squallido quanto bizzarro, incontra svariate persone: da accompagnatrici ad amanti, da ragazzine fuggite di casa a pazzi maniaci, dalla sua ragazza a sua sorella...

Il film è incentrato su quello che accade nel love hotel dove lavora Toru e cerca di intrecciare le vicende di una serie di coppie, tanto da farne un pasticcio!
Personalmente penso che le combinazioni di così tante storie e personaggi non abbiano dato particolare rilievo a nessuno degli avvenimenti raccontati nonostante alcuni siano abbastanza interessanti.
Il genere di questo film viene definito sentimentale ma ci sono scene di sesso molto esplicite palesemente messe lì per essere viste come una parentesi nella vita di questa gente. Io non ho amato troppo questa scelta perchè, anche se è un film ambientato in un albergo a ore dove la gente va appositamente per far sesso, mi sono sembrate troppo forzare e inutili tanto da non aver ben chiaro il motivo della loro prepotente presenza.
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Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''
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