Ho letto il manga in un volume unico Fatti forza, Nakamura! pubblicato da J-POP.
Nakamura è un liceale timidissimo e imbranato che si innamora a prima vista del suo compagno di classe Hirose.
Per Nakamura è già difficile riuscire a relazionarsi con gli altri, figuriamoci confessare il suo amore!
Fra una figuraccia e l'altra, riuscirà ad avvicinarsi a Hirose?
Questo volume raccoglie storie brevi sulle disavventure del simpaticissimo Nakamura, un ragazzo gentile che si ritrova ad affrontare le sue insicurezze e la sua timidezza per riuscire anche solo ad essere amico della persona di cui è innamorato.
In ogni capitolo ci sono piccoli passi verso l'obbiettivo e scenette sempre molto dolci e divertenti.
Posso solo dire che l'ho adorato: è stata una lettura molto piacevole con i suoi disegni dal gusto un po' vintage e delle scenette umoristiche davvero genuine.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra.
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Ho visto il film d'animazione giapponese Seven Days War su Prime Video.
Mamoru è un ragazzo molto introverso innamorato della sua amica d'infanzia Ayo.
Quando Ayo scopre che deve trasferirsi a causa degli impegni politici del suo arrogante padre proprio in prossimità del suo compleanno, decide di fare un fuga da casa di sette giorni con Mamoru organizzando un campeggio in una fabbrica abbandonata.
L'entusiasmo di Mamoru viene presto spento quando scopre che con loro ci saranno altri quattro compagni di classe con cui ovviamente non ha legato nel modo più assoluto.
Arrivati a destinazione, i ragazzi trovano nella fabbrica un piccolo clandestino thailandese braccato dalle forze dell'ordine e decidono di aiutarlo a ritrovare i suoi genitori infrangendo la legge.
Questo film cerca in qualche modo di mostrare, con la folle impresa dei protagonisti, il passaggio dall'età infantile a quella adulta. Infatti, ciò che appare una insensata fuga da casa, si rivela una vera e propria guerra per mantenere una promessa e lottare per quello che ritengono giusto.
Purtroppo la narrazione mi è apparsa lenta e a tratti davvero ingenua (del tipo che per non far entrare gli agenti dell'immigrazione nella fabbrica, i ragazzi hanno inizialmente usato mezzucci in stile "Mamma ho perso l'aereo").
Inoltre, tutta la vicenda non regge assolutamente in un reale contesto da "adulti" quindi è difficile cogliere pienamente il messaggio se i problemi vengono risolti in modo così strampalato sia dai ragazzi che dai grandi! ^^
Posso dire che è un film che può essere guardato senza alcuna pretesa: io non l'ho trovato particolarmente interessante.
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Con aspettative contrastanti ho visto il film live action Homunculus su Netflix.
Susumu Nakoshi sembra aver perso la memoria e, nonostante disponga di una carta di credito, ha deciso di vivere come un senza tetto nella sua auto concedendosi di tanto in tanto dei lussi.
Un giorno, uno strano ragazzo di nome Manabu Ito gli si avvicina chiedendogli di sottoporsi ad un esperimento di trapanazione del cranio. Ovviamente Nakoshi rifiuta ma in seguito, vedendosi portare via la sua preziosa auto e ritrovandosi sempre perso nella sua inadeguatezza verso il mondo, decide di accettare.
La trapanazione cranica ha lo scopo di liberare una specie di sesto senso e, dopo l'operazione, Nakoshi riesce a vedere col suo occhio sinistro l'essenza di alcune persone segnate da traumi e angosce.
In passato ho letto il manga da cui è tratto questo film (ne avevo parlato QUI) e l'ho davvero apprezzato!
Ho cercato di non avere troppe aspettative dal live action (perché molto spesso accade che non siano all'altezza) ma un pochino speravo di avere qualche soddisfazione... invece ho avuto una doppia delusione: non solo il film sembra andare a rilento ed è spiegato abbastanza male, ma ci sono stati stravolgimenti della storia e del finale (a mio parere) insensati.
Posso capire che sia difficile racchiudere sommariamente il contenuto di 15 volumi manga in un film, ma non mi è davvero chiaro del perché si sia deciso di cambiare improvvisamente tutte le carte in tavola dando un significato diverso al messaggio che lasciava l'opera originale.
Da fan del manga non l'ho approvato (...e mi è anche dispiaciuto dato che l'attore protagonista ci stava davvero bene nei panni di Nakoshi) e non so nemmeno se poterlo consigliare a chi non ha mai letto la versione cartacea perché il live appare confusionario.
Probabilmente c'è di meglio da vedere su Netflix ma non bisogna cmq porre limiti alla curiosità! ^^
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Sempre su Netflix ho visto il film giapponese 37 seconds.
Yuma ha 23 anni e ha una paralisi celebrale. Vive con una madre iperprotettiva che la tratta come una bambina e lavora come assistente di una fumettista che la sfrutta senza darle alcun merito.
Yuma decide così di provare a percorrere la sua strada lanciandosi nel mondo del fumetto erotico ma la sua completa inesperienza nel campo si rivela un ostacolo così, trasgredendo a tutto quello che era stata la sua vita fino ad allora, una sera si reca in un quartiere a luci rosse in cerca di un gigolò. Purtroppo le cose non vanno come sperava e sul suo cammino incontra Mai, una escort che le offre il suo aiuto e sostegno trattandola come una donna e rispondendo a tutte quelle curiosità che Yuma non aveva mai potuto chiedere.
Finalmente per Yuma si apre un mondo nuovo al di fuori della mura domestiche e di quello che le imponeva sua madre.
Ho trovato questo film molto coinvolgente. Seguire Yuma nella sua folle avventura è stato emozionante perché ciò che per gli altri appaiono come banalità o cose già viste e riviste, per una ragazza che ha sempre vissuto su una sedia a rotelle e chiusa in una campana di vetro, il solo comprare un vestito o andare a bere fuori si rivela una esperienza unica.
Purtroppo la seconda parte del film prende una piega un po' differente con colpi di scena che a mio parere non servono assolutamente a nulla, ma si sa che a volte i giapponesi tendono ad allungare le cose perché i polpettoni sono il loro forte. ^^
Resta cmq un film godibile e carino; nonostante sia catalogato come film drammatico, io ci ho visto molta positività.
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