Manji è un samurai con una grossa taglia sulla testa per aver ucciso il suo corrotto signore e le sue guardie del corpo, fra cui il marito della sua sorellina Machi di cui si occupa perchè divenuta preda della follia dopo l'accaduto.
Durante un'imboscata di circa 100 uomini, Machi viene uccisa e Manji, dopo aver sterminato gli assassini, si lascia morire dato che senza sua sorella, non ha più ragioni per vivere. In quel momento fa la sua comparsa una centenaria donna che non permette a Manji di poter decidere della propria vita o morte e gli dona l'immortalità.
Cinquanta anni dopo, una ragazzina che ha assistito all'omicidio di suo padre, si reca da Manji per assoldarlo come guardia del corpo e vendicatore della sua famiglia. Il protagonista, rivedendo in lei la sorella perduta non riesce a rifiutare.
Non ho mai letto il manga da cui è tratto questo film quindi non posso fare paragoni ma so che racconta le prime vicende narrate nella versione cartacea.
Come ogni live action penso sia sempre un po' troppo concentrato per riuscire a trasmettere realmente quello che potrebbe presentare una storia in più volumi quindi non ho avuto tempo e modo di emozionarmi con i personaggi, ma l'ho ugualmente trovato molto ben fatto (quasi ironico nel perdermi a contare le mani saltate in lotta e, per il protagonista, poi "riattaccate").
Anche se non si è letto il manga, credo sia davvero molto apprezzabile per chi ama le storie di samurai intrecciate al fantasy.
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Ho visto il cortometraggio giapponese La casa dei piccoli cubi.
Un paesino inizia ad essere lentamente sommerso dal mare e i suoi abitanti si spostano man mano a vivere nei piani superiori della propria casa o l'abbandonano. Un vecchietto continua imperterrito ad abitare nello stesso posto facendosi portare il materiale da costruzione per edificare un nuovo piano superiore quando l'acqua arriva ad allagare il piano dove vive.
Un giorno la sua adorata pipa cade in mare e l'anziano compra una tenuta da sub per recuperarla ripercorrendo i vari livelli della sua casa come fossero le varie tappe della sua vita.
Per quanto breve e disegnato in modo semplice, questo corto è ricco di sentimenti e nostalgia.
Un anziano legato ai suoi ricordi, alle sue foto, alla torre di stanze che ha costruito una sull'altra partendo dalla base della sua abitazione e della vita con sua moglie... un tenerissimo viaggio nel passato e nella gioia di una vita semplice vissuta amandone ogni momento.
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Ho letto il manga in 3 volumi Mayme Angel.
Mayme Warren è una bambina orfana di padre che vive con sua madre e le sue sorelle coltivando terre in affitto. Il sogno di suo padre infatti, era quello di partire con la sua famiglia verso il west e realizzare lì il sogno di avere una casa e un terreno tutto per loro.
Mayme incontra per caso un ragazzino di nome Johnny che ha dovuto fermarsi a causa di un malore proprio mentre si dirigeva a ovest con suo padre. I due instaurano un forte legame e Mayme si vede già sposa del ragazzo, ma l'incanto finisce quando il padre di Johnny torna a riprenderlo per portarlo con lui nel west.
Passano degli anni e Mayme non dimentica mai quello che era il sogno di suo padre, ora divenuto suo, di poter migrare per raggiungere il suo amato.
Finalmente la madre di Mayme decide che è il momento di lasciare tutto e cercare fortuna a ovest, dove hanno anche dei parenti, cogliendo l'occasione di unirsi a una carovana.
Il viaggio della speranza però sarà molto più difficile e pericoloso di quanto le giovani donne immaginavano.
Questa storia precede di qualche anno la realizzazione del manga Georgie e la giovane Mayme sembra quasi un prototipo di quello che poi saranno le peculiarità fisiche e caratteriali di Georgie. L'ho notato perchè non sono mai stata una grande fan del buonismo e della civetteria innocente e inconsapevole di questo genere di personaggi femminili (e contraddittori) che seducono una serie di ragazzi sul loro cammino mentre inseguono l'amore rude che le conquista e abbandona lasciando promesse illusorie.
A parte questa mia personale considerazione, la storia è molto articolata ed è sempre difficile non apprezzare i manga della Igarashi con il loro tocco magico e romantico da diabete che, per quanto si possa desiderare di prendere a sberle le protagoniste, lasciano incollati alla lettura!
Certamente consigliato a chi viene malsanamente incantato (o a chi le ama con cognizione) dalle opere dell'autrice come succede a me!
Il senso di lettura è da destra verso sinistra.
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Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''