Questo mese ho visto il film d'animazione La Fortuna di Nikuko.
Kikuko è una ragazzina che sta sffrontando la sua adolescenza e che inizia a provare un po' di disagio per la sua particolare situazione familiare se confrontata a quella dei suoi coetanei. Kikuko infatti vive sola con sua madre Nikuko, una donna chiassosa, goffa e grassottella che pare essere impacciata in qualunque cosa faccia. Le due abitano in una barca del piccolo porto cittadino dopo essersi trasferite innumerevoli volte perché Nikuko ha sempre inseguito l'amore sbagliato donando tutta se stessa e il suo denaro e venendo ogni volta abbandonata.
Kikuko ora vorrebbe avere la sua stabilità e non essere giudicata dai compagni quindi cerca di essere accondiscendente e gentile con tutti e questo la porterà a mascherare la vera se stessa e i suoi sentimenti pur di non doversi schierare e prendere decisioni che possano portarla a maturare.
Ad un primo impatto col trailer, avevo immaginato questo film molto spensierato ma mi sono ritrovata a guardare un qualcosa che fa molto riflettere sui pregiudizi e su come la società possa influenzarci senza sapere nulla della verità che ci appartiene.
Questo film ci porterà a conoscere il passato di Nikuko che, nonostante avversità incredibili, è andata avanti soprattutto per il bene di sua figlia e non si è mai arresa nemmeno per un istante nonostante la sua apparenza pigra e trasandata.
Ovviamente Kikuko riuscirà a comprendere questo profondo legame e capirà che in fondo ogni persona è diversa e speciale a modo suo.
Sicuramente un film consigliato, molto carino e commovente.
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Ho visto la serie animata in 10 episodi Japan Sinks 2020.
A causa di violente scosse di terremoto, l'intero Giappone inizia a sprofondare nella acque marine. Nonostante alcuni studiosi avessero predetto quello che stava per accadere, la popolazione non vi ha dato peso e si è improvvisamente ritrovata in uno scenario apocalittico impossibile da gestire.
La serie ci mostra nel dettaglio la situazione della famiglia Mutou ricongiuntasi quasi per miracolo e pronta alla fuga verso le poche zone intatte e il miraggio di salvezza.
Questo non è il primo anime apocalittico Giapponese che vedo e c'è da dire che i terremoti, costantemente presenti in Giappone, sono sempre la minaccia naturale protagonista.
La serie non è perfetta, ha animazioni e disegni estremamente altalenanti e parti di trama alquanto bizzarre e fuori luogo (almeno secondo me) ma ha cmq saputo tenermi incollata allo schermo fino alla fine (l'ho vista in una sola giornata).
La famiglia Mutou è composta da padre, madre, l'adolescente Ayumu e il piccolo Gou amante di social e videogiochi. Ogni personaggio è ben caratterizzato e li ho apprezzati molto.
La loro lotta alla sopravvivenza è davvero spietata e si alterna tra eventi di estrema drammaticità a fortune davvero inaspettate e situazioni irreali (di cui sarebbe potuto sicuramente fare a meno).
Indipendentemente dalla concretizzazione e dalle vicende, il vero senso di questo anime sta nel suo messaggio finale che è racchiuso in pochi minuti dell'ultimo episodio. Un messaggio rivolto al mondo intero e all'unicità di ogni nazione, popolo e persona; a quello che di buono si dovrebbe lasciare ai posteri e a quello che dovrebbe far ricordare di sé nella storia e nel cuore della gente considerando quanto possa essere la vita del singolo o di una intera nazione.
Potrebbe essere un anime difficile da consigliare vista la sua crudezza e non bellissima realizzazione ma di certo lascia un messaggio molto bello che sicuramente varrebbe la pena di recepire.
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