Questo mese sono riuscita a deliziare i miei occhi con la visione della raccolta di tre corti animati dello studio PONOC intitolata
Modest Heroes.
Kanini & Kanino
Impercettibili ai nostri occhi, in natura ci sono tante creaturine molto simili a noi e in questa storia si parla di una famiglia di piccoli esseri dalla forma umana che agiscono come farebbero dei granchi di fiume.
Kanini e Kanino sono due fratellini che vivono con il loro papà. La loro mamma, come accade per tante specie animale, si è allontanata per andare a partorire i suoi nuovi piccoli altrove.
Un forte temporale rende impetuoso il flusso del fiume e il papà, per proteggere i suoi piccoli, viene spazzato via dalla corrente.
Kanini e Kanino raccolgono il loro coraggio e vanno alla ricerca del padre affrontando i grossi pesci che vorrebbero mangiarli.
Per quanto breve, questa storia è molto profonda.
In pochi attimi viene mostrato un padre che insegna ai suoi cuccioli la dura vita in natura e l'incertezza del ritorno di una madre che deve partorire altrove affrontando tremendi pericoli (e d'altro canto l'incertezza di una madre che al suo ritorno a casa possa ancora ritrovare la sua famiglia intatta).
Il minuscolo ciclo di natura descritto per queste piccole creature è davvero commovente e certamente cerca di spiegare quanto rispetto bisogna avere per l'esistenza di ogni esserino che popola la Terra perché anch'egli ha una vita di affanni, una famiglia e un ruolo nel mondo.
Samurai Egg
Shun è nato con una grave allergia alle uova che può essergli letale.
Sua madre cerca di essere sempre attenta al fronte di questa nuova consapevolezza ma nessuno è perfetto e ogni minimo errore diventa fatale per la vita di suo figlio portandola a diventare molto apprensiva.
Shun inizia a crescere e gli viene spiegato più volte quanto sia importante non mangiare prodotti con contenuto di uova. Nella sua scuola elementare insegnanti e compagni vengono allertati del problema e cercano tutti di essere solidali e attenti ma Shun resta comunque un bambino, a volte è distratto, si sente diverso e ancora non ha ben chiaro il concetto di morte.
Drammatica e toccante, questa storia mostra quanto sia dura la vita di una mamma che ha un bimbo piccolo in costante pericolo di vita, di quante rinunce debba fare e quanti sensi di colpa possa avere.
Shun mantiene la sua spensieratezza di bambino ma deve necessariamente crescere più in fretta degli altri e comprendere quanto sia importante salvaguardare la propria vita da un qualcosa così comune come lo sono le uova.
Invisible
Un semplice impiegato vive da solo, invisibile a tutti.
Nessuno si degna di guardarlo in faccia, nemmeno al supermercato.
Il suo corpo ormai non ha alcuna consistenza e il pover'uomo è costretto a portare con se un peso che non lo faccia volare via.
Vicenda abbastanza angosciante ma piuttosto comune.
Il protagonista appare completamente invisibile e non proferisce parola ma grazie alle inquadrature che ci mostrano cosa i suoi occhi vedono, è possibile comprendere pienamente le sue emozioni e soprattutto la sua speranza di essere notato, di poter essere guardato negli occhi anche solo per un istante. Il suo essere incorporeo, tanto da volare via, evidenzia quanto sia fragile ma anche quanto sia legato alla vita e ami la gente che lo circonda nonostante la sua condizione.
Consiglio vivamente questi corti, sono dolcissimi e un po' crudeli, fanno davvero tanto pensare.
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Sono riuscita a vedere anche i due brevi film d'animazione di
Panda! Go, Panda!
Mimiko è una vivace bambina che, dopo aver perso i genitori, vive con la sua anziana nonna.
Un giorno però, la nonna è costretta a partire e a lasciare sola Mimiko per qualche tempo. La piccola sa badare a se stessa ed è ben voluta da tutti gli abitanti del villaggio che vegliano su di lei.
Quando Mimiko torna a casa dopo aver salutato sua nonna alla stazione, trova nel cortile un piccolissimo panda parlante e ben presto lo raggiunge il suo enorme e fortissimo papà.
I due hanno lasciato lo zoo locale e Mimiko decide di ospitarli a patto che il grosso papà panda le faccia da padre, in cambio lei si occuperà del suo piccolino come fosse una mamma. Il triangolo di ruoli sembra assurdo ma incredibilmente funziona e i tre vivono spensieratamente tante piccole avventure.
Questi film risalgono al 1972, sono diretti da Isao Takahata ma il soggetto è di Hayao Miyazaki.. in effetti è assolutamente impossibile non notare che papà panda è un lontano zio del più noto Totoro.
Oltre l'aspetto, anche il loro fare goffo ma tanto amorevole con i bambini è pressoché lo stesso.
Nel secondo mini film di
Panda! Go, Panda è possibile notare una prima vaga idea di quello che poi verrà sviluppato il
Ponyo sulla scogliera, infatti il villaggio di Mimiko verrà quasi completamente sommerso da una alluvione e la bimba con i due panda, preoccupati per gli animali di un circo itinerante rimasti su un treno, usano un letto come imbarcazione per andare a soccorrerli.
Il paesaggio mostrato e la condivisione delle loro provviste con gli animali del circo è più o meno la stessa cosa che viene mostrata nella pellicola della piccola Ponyo.
Per gli appassionati dello Studio Ghibli penso sia doveroso recuperare questi piccoli gioiellini che nella loro semplicità saranno capaci di ritagliarsi un po' del vostro affetto.
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