venerdì 31 maggio 2019

Top Maggio 2019

Questo mese ho terminato di leggere il manga in 21 volumi Trinity Blood.
900 anni dopo l'Armageddon la situazione sulla Terra è molto cambiata: le antiche tecnologie sono andate perdute e il mondo è popolato sia da umani che da esseri definiti vampiri: i Methuselah.
La popolazione terreste, a causa della catastrofe subita, sembra estremamente devota alla Chiesa che, in questo contesto, è organizzata come un vero è proprio esercito per combattere i temuti vampiri: nemici naturali dell'uomo che si nutrono del suo sangue.
Nella città di Istvan, la novizia Esthel combatte per mandare via un nobile vampiro che spadroneggia sul territorio e presto viene affiancata da Padre Abel e Padre Tres inviati direttamente da Roma per eliminare l'oppressore.
Durante quella che diventa una vera e propria guerriglia, Esthel inizia a dubitare della reale malvagità di quelli che la popolazione umana definisce vampiri e, dopo aver perso tutto quello che aveva nello scontro, decide di recarsi a Roma per diventare suora e cercare di ottenere le giuste risposte alle sue domande tralasciando ogni diceria e credenza popolare.

Quello che ho raccontato di questo manga è soltanto una piccolissima introduzione perché la trama e davvero molto più articolata e complessa di quanto si possa immaginare.
La storia originale è tratta da una lunga serie di light novel e vi accenno soltanto che comincia spiegando come l'umanità tentò di colonizzare Marte per poi svilupparsi in vari cicli di racconti fra cui quello che riguarda suor Esthel; quindi la trama di questo manga, riporta appunto solo una minima parte delle vicende originali.
Il manga in sé ha dei bellissimi disegni che maturano nel corso della pubblicazione (in effetti avrei preferito dei volumi più grandi per goderne appieno). Gli avvenimenti sono spiegati in maniera abbastanza fluida nonostante ci siano una miriade di personaggi e situazioni da perdere il filo del discorso.
La pecca enorme che trovo in questo manga è che in qualche modo dia per scontato che si conosca, nella sua interezza, la saga delle light novel. Il manga lascia tantissimi interrogativi che si spiegano solo leggendo in maniera approfondita la trama dei racconti. Molti personaggi sono palesemente incompleti, appaiono e scompaiono mostrando frammenti dell'importanza del loro vissuto che probabilmente è raccontato in capitoli dei racconti non presenti nel manga.
Personalmente penso che come storia sia veramente un progetto grandioso e incredibile.. bellissimo, ricco, intricato; di quelle vicende che lasciano il segno. Il manga, nonostante sia molto bello e si lasci amare, resta incompleto.
*




Ho visto l'anime in 11 episodi Il grande Passaggio.
Majime è un giovane e timidissimo impiegato del reparto vendite a cui viene chiesto di cambiare sezione per occuparsi della pubblicazione di un dizionario perché ha un immenso amore per libri.
Dopo un po' di scetticismo, il protagonista si appassiona al grandioso progetto che richiederà anni e anni di devozione e sacrifici.
Majime, riesce così a comprendere l'importanza delle parole per comunicare e relazionarsi agli altri coltivando un delicato amore e una profonda amicizia.

L'anime è tratto da un romanzo e, anni fa, ho visto anche il bellissimo film live action ispirato alla stessa storia (ne ho parlato QUI).
Posso dire che anche l'anime è davvero ben realizzato. Disponendo di più episodi (e più tempo) approfondisce ciò che nel film viene un po' tralasciato; per esempio, nel film era data molta importanza alla storia d'amore del protagonista, ma nell'anima viene data la stessa importanza anche a quel che riguarda la relazione con i colleghi e la nascita di una grande amicizia.
Per entrambi i casi c'è sempre LA MIA pecca di non conoscere il giapponese e non poter leggere tutti i vari ideogrammi mostrati durante la visione ma, a parte questo, è un anime molto grazioso che merita un'occhiata.
*





Le immagini che vedete in questo post potrebbero essere coperte da copyright e sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

venerdì 24 maggio 2019

WOWBOX di aprile 2019

Questo mese ho ricevuto la seconda WOWBOX regalatami da un'amica (la prima è QUI).
Stavolta il tutto era imballato nella scatola con il logo che la contraddistingue.

Devo dire che, anche solo visivamente (ma soprattutto nel gusto e nella "sostanza") l'ho trovata più soddisfacente della precedente. Contiene una buona varietà di prodotti sfiziosi.
Purtroppo manca un pacchetto di caramelle all'appello (sul sito ufficiale QUI sono sempre elencati gli articoli che si riceveranno e un prodottino era assente, forse una semplice distrazione).
Dato che per fare un reclamo avrei dovuto dare noie alla mia amica che le ha ordinate, ho sorvolato sulla cosa.


Passiamo ai prodotti:

-Kuro no Black Thunder:
barretta al cioccolato fondente con dentro pezzi di biscotto. Ottimissima se si ama il fondente!
-Noukou Choco Brownie:
una merendina brownie che... Milka scansati! Era una cosa trooooooppo buona!
L'ho amata davvero, attimi di piacere che non si possono descrivere a parole!

-Jihanki Cola:
caramelline gommose al gusto soda e cola. Molto più mollicce di quelle a cui siamo abituati.
-Bear Gummy:
altra caramellina gommosa molliccia al gusto pesca.

-Kata Age Potato:
patatine al gusto di edamame e aglio... ma soprattutto aglio... taaanto aglio!
*I vampiri non mi avranno maiiiii*
-Mike Popcorn Ryoutei no Aji:
popcorn al gusto di miso che sempre ha quel sapore che dovrebbe mirare al salato e invece è dolce e il mio palato non lo accetta (ma li ho finiti ugualmente)!
-Petit Ao Nori Sen:
cracker di riso alle alghe che io trovo sempre molto gradevoli.

-Hi-Chew Premium:
caramelle più o meno morbide (consistenza vagamente simile alle "Mentos") al gusto di uva bianca.
Le caramelle che mancano nel pacco sono una ulteriore confezione delle stesse al gusto di uva rossa. UFFI!
-Electric Denki Genki Gum:
gomme da masticare dal gusto "elettrico" di energy drink.
Per dirla tutta sanno di RedBull.


Per il mese di aprile promuovo la box a pieni voti; è stata interessante e soddisfacente!

lunedì 20 maggio 2019

L'uomo che allevava i gatti

Di recente ho terminato di leggere "L'uomo che allevava i gatti" di Mo Yan.

Non ricordo in che modo sia giunta a me questa raccolta di racconti, ma sono molto contenta di averla letta!

Più che parlare del libro, bisognerebbe parlare dell'autore, un uomo nato nel 1955 in un povero e sperduto villaggio della Cina che grazie al suo innato talento per la scrittura riesce a lasciare la sua realtà e ad entrare nell'Esercito dove gli è permesso studiare.
Nei suoi racconti delinea meticolosamente il paesaggio rurale dove è cresciuto inserendo storie personalmente vissute o narrate da altri come fossero una eredità tramandata.
Quello che mi ha colpita è una descrizione della natura, spesso teatro di leggende e avvenimenti fantastici, alla quale non importa assolutamente degli affanni dei piccoli uomini immersi nella loro ignoranza, incapaci di pensare alla propria evoluzione nel contesto del proprio Paese.
Continuamente in bilico tra leggende popolari, come quelle sulle volpi o sulle tartarughe, e critiche alla società, che ripudia e abbandona le figlie femmine prediligendo solo i maschi, Mo Yan riesce a rendere tangibile ma poetico anche il più truce degli avvenimenti grazie alle sue delicate descrizioni.

Il racconto che da' il titolo al libro mescola in maniera molto naturale il fantastico alla realtà tanto da non essere mai del tutto sicuri che gli elementi di fantasia possano essere inventati.
La vicenda ricorda un po' la storia de "Il pifferaio di Hamelin" ma la sua magia viene distrutta da un finale completamente disilluso a causa della tangibile superbia dell'uomo.
Se la presunzione umana non avesse fatto capolino, il racconto sarebbe potuto restare nella sua aria onirica (indipendentemente da un possibile finale bello o brutto) e regalare una sensazione d'incanto che invece ci viene portata via.
Sono proprio questi i contrasti che Mo Yan ci propone, deliziando e disincantando continuamente il nostro cuore.



Vi lascio un piccolo assaggio tratto dal racconto Il neonato abbandonato.
"Non avevo mai visto un'intera distesa di girasoli. Ero abituato a quelli sporadicamente piantati qua e là lungo i recinti di bambù o le mura dei cortili, i quali, alteri e solitari, facevano sentire le persone umili. I girasoli di quella vasta distesa, invece, erano gentili e delicati, così intimi tra loro da sostenersi a vicenda: parevano un caldo oceano increspato d'amore."



martedì 14 maggio 2019

Villain, top 5 dei nostri preferiti

Questo mese il post collaborativo è dedicato ai cattivoni che ci piacciono e parteciperà solo Iya&Ceres del blog Let's Talk About It (a volte gli impegni sono massacranti e non si riesce nemmeno a scrivere dei post semplici).

La mia concezione di "cattivo che mi piace" è un po' strana perché i malvagi che mi colpiscono, sono quelli che riesco a giustificare e a guardare in un'ottica che non li proietta in modo del tutto crudele come appaiono. Ehm... (non ho parole per commentarmi).

Le mie precedenti collaborazioni sono QUI, QUI e QUI.
Ciò che segue non è una classifica, ho inserito i vari nomi man mano che mi venivano in mente.
Quello che troverete al primo posto ha avuto la precedenza sugli altri perché è continuo oggetto di accesi dibattiti (ovviamente non litigi, ma "punzecchiamenti") tra me e Iya&Ceres dato che, come accennavo sopra, io trovo delle motivazioni nelle sue azioni e non riesco a odiarlo nemmeno un po'! xD

01- Griffith dell'anime/manga Berserk.
Vissuto da sempre in povertà, coltiva il grandioso sogno di un suo regno ideale. Grazie alla sua forza e al suo fascino si circonda di mercenari che desiderano aiutarlo nel raggiungimento del suo scopo. Sul suo cammino incontra Gatsu e, a differenza degli altri membri della sua armata che si sono uniti volontariamente a lui, Griffith desidera fortemente averlo al suo fianco considerandolo unico amico e unico suo pari.
Quando Gatsu però decide fermamente di lasciare questo esercito, Griffith commette un errore che gli costerà caro e per un anno intero verrà imprigionato e torturato fino a quando Gatsu, messo al corrente dell'accaduto, riuscirà a liberarlo.
Ridotto ad un vegetale, dopo aver perso tutto, Griffith tenterà il suicidio ma un'intervento demoniaco gli propone di tornare a nuova vita col sacrificio di tutti i suoi compagni.
Soltanto Gatsu e la sua amata (anche lei un mercenario dell'ex armata e stuprata per ripicca da Griffith) riusciranno a salvarsi dallo sterminio a caro prezzo e da qui in poi sarà lotta fra i due.
Un cattivo spietato e rancoroso che non tradisce il proprio sogno a costo di qualunque sacrificio.


02- Ulquiorra Schiffer dell'anime/manga Bleach.
Ulquiorra è un Arrancar (una particolare categoria di spiriti maligni che si nutrono di anime -la spiegazione completa è troooppo lunga e complicata-) a servizio di Aizen (anche qui la spiegazione è infinitaaaaa).
Essenzialmente, la colpa di Ulquiorra è quella di essere un servitore leale, gelido e impeccabile del cattivo di turno. Questo personaggio sembra non possedere alcuna empatia; elimina con freddezza chiunque gli si pari davanti come una macchina.
L'unico momento in cui vacilla e inizia a guardare il genere umano con un briciolo di interesse si manifesta quando conosce Orihime (compagna del protagonista) e si scontra con Ichigo (protagonista).
Ho trovato incredibilmente affascinante questo personaggio così glaciale e altezzoso tanto che, al suo minimo accenno di umanità, mi sono commossa fino alle lacrime.


03- Light Yagami dell'anime/manga Death Note.
Light è un brillante studente che trova un quaderno demoniaco appartenente ad uno shinigami, il Death Note.
Ogni persona di cui Light conosce l'aspetto e ne scrive il nome sul quaderno, è destinata a morire.
Il ragazzo decide di usare questo dono per fare giustizia dove l'uomo non arriva elevandosi così a divinità.
Il protagonista si mostra estremamente razionale e brillante, ma è innegabile che un tale potere gli abbia "leggermente" dato alla testa e, quando sul suo cammino si pone Elle, un detective deciso ad arrestare il colpevole delle misteriose morti, Light più che riorganizzare le leggi del mondo, sembra intento a vincere la sua sfida personale per non essere scoperto.
Nonostante il protagonista sia un po' delirante, amo pazzamente la sua folle e ingegnosa astuzia e la devozione al suo progetto.


04- Makoto Shishio del manga Kenshin, samurai vagabondo.
Abile samurai, ha il corpo completamente coperto di ustioni a causa di una rappresaglia del suo stesso clan. Usa tutte le sue conoscenze per potersi vendicare e rovesciare il governo Meiji che lo ha portato all'invalidità riunendo intorno a sé dei validi combattenti.
La sua geniale mente è completamente offuscata dall'odio e dal rancore ma il massacro messo in atto verso un governo corrotto verrà fermato dal protagonista Kenshin e da sui compagni.
Questo personaggio sembra appositamente tornato dall'inferno per attuare la sua personale vendetta contro l'infamia subita.


05- Naraku dell'anime/manga Inuyasha.
Onigumo, uno squallido brigante e traditore, diventa vittima di una vendetta ritrovandosi gravemente ferito e ustionato.
A soccorrerlo per puro senso del dovere è la sacerdotessa Kikyo per la quale l'uomo prova una morbosa attrazione carnale.
Impossibilitato a muoversi, Onigumo, grazie alla sua anima corrotta, attira numerosi demoni che si impossessano del suo corpo riportandolo a nuovo splendore per poter sottrarre, proprio a quella sacerdotessa, la potente sfera dei quattro spiriti che custodisce.
Questa nuova creatura per metà demone, si chiamerà Naraku e farà di tutto per ottenere la sfera e liberarsi della sua parte umana; anche ingannare e uccidere la donna che tanto bramava possedere.
A contrastarlo ci sarà il mezzodemone Inuyasha e Kagome, la reincarnazione di Kikyo proveniente dal futuro.
Credo che Naraku sia uno dei cattivi per eccellenza, uno degli unici in cui non vedo assolutamente nulla di buono e giustificabile ma che rimane impresso nella memoria; resta subdolo e malvagio senza mai vacillare.






Le immagini che vedete in questo post potrebbero essere coperte da copyright e sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

martedì 7 maggio 2019

Ex

In alcuni casi bisognerebbe davvero mettere una pietra sul passato e guardare avanti... ma non tutti ci riescono.



IL GIORNO DEL FATIDICO APPUNTAMENTO...


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