Questo mese ho terminato di vedere ciò che finora è stato prodotto per l'anime Made in Abyss ovvero la prima stagione (13 episodi), i film di riepilogo, il film di collegamento con la seconda stagione "Dawn of the Deep Soul" e la seconda stagione (12 episodi).
Riko ha 12 anni e vive in un orfanotrofio che si affaccia su una enorme voragine chiamata Abisso.
Dell'Abisso non si hanno chiare notizie ma quello che finora è stato scoperto è che ha diversi livelli e una diversa flora e fauna rispetto a quella terrestre. La popolazione che ha deciso di viverci a ridosso è composta quasi esclusivamente da esploratori che tentano di carpirne i segreti e trovare rari cimeli di origine sconosciuta e spesso magici.
Anche la mamma di Riko è una esploratrice ma è scesa talmente in profondità da non poterlo più risalire: chi si avventura nell'Abisso tentando poi di risalire è vittima di una maledizione che va dalla nausea per chi si avventura nel primo livello, alla morte per i livelli più in profondità. Ma questo non ferma gli esploratori e il loro desiderio di scoperta.
Nonostante venga comunicato che sua madre è morta, Riko trova degli indizi nella sue ultime lettere che la convincono del contrario e a dispetto della sua giovane età, decide di partire avventurandosi nell'Abisso. Con lei partirà Reg, un ragazzino robot senza memoria che proviene dall'Abisso e dotato di formidabili armi che l'accompagnerà per proteggerla e scoprire la sua provenienza.
Non avevo particolari aspettative da questo anime anche se ne avevo sentito parlare molto bene e i suoi disegni graziosi mi avevano attratta. Devo dire che guardandolo sono stata letteralmente folgorata tanto da decidere di recuperarne il manga.
I disegni carini e infantili mascherano un anime molto crudo e violento perché l'attraversare l'Abisso non è intesa come una gita ma l'abbandonare il suolo terrestre consapevoli di non poter mai più tornare in superficie sfidando pericoli mortali e il completo ignoto senza sapere cosa si possa trovare sul fondo.
Il fare questo viaggio, consapevoli della propria fine, pur di scoprire qualcosa di nuovo e trovare risposte alla propria sete di sapere ma ha affascinata davvero tanto.
I temi trattati sono veramente molti perché per ogni strato percorso e per ogni persona incontrata sul cammino, la protagonista ha modo di conoscere i vari aspetti che portano gli esseri umani a spingersi così oltre per la propria bramosia di conoscere e scoprire.
L'anime è realizzato splendidamente e non nascondo che ho divorato gli episodi senza assolutamente rendermi conto del tempo che passava (ho visto la seconda stagione di 12 episodi in una sola giornata senza staccarmi dallo schermo).
Consigliarlo non è semplice perché bisogna non solo avere uno stomaco forte per le scene crude e violente, ma saper guardare obbiettivamente dei lati umani piuttosto estremizzati senza giudicarli.
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Su Netflix ho visto la serie anime in 12 episodi Romantic Killer.
Anzu è una liceale amante dei videogiochi, del cioccolato e dei gatti. A differenza delle sue amiche preferisce dedicare il suo tempo a questi interessi piuttosto che passarlo a sembrare più femminile o a frequentare ragazzi.
Quando Anzu riceve un nuovo videogioco comprato online, scopre che non è esattamente ciò che aveva ordinato perché dallo schermo spunta fuori Riri, una specie di fata/patata che lavora per una agenzia che mira a rimediare al calo delle nascite togliendo le distrazioni ai giovani e indirizzandoli all'amore ricreando una vero e proprio "otome game" (gioco di simulazione per ragazze dove, interpretando la protagonista, si ha l'obbiettivo di conquistare il ragazzo che si preferisce fra le varie proposte di incontri) nella vita reale.
Così, dopo essere stata completamente privata dei suoi hobby, sul cammino di Anzu vengono indirizzati da Riri, tramite assurdi eventi causati dalla sua magia:
Tsukasa, popolare, bellissimo ma dal carattere freddo;
Junta, l'amico d'infanzia atletico e timido;
Hijiri, affascinante, ricco e sicuro di sé.
Dal canto suo Anzu è fermamente decisa a non innamorarsi e grazie alle sue conoscenze di gamer esperta anche di otome game, cerca di sviare con tenacia ogni cliché romantico che Riri la costringerà a subire.
Questo anime mi ha fatta davvero ridere un sacco.
Anzu è fantastica; nonostante abbia i suoi hobby, non è un personaggio isolato o asociale ma molto gentile e onesto. A differenza degli altri però, ha priorità diverse e vuole solo fare quello che le piace.
Quando viene messa faccia a faccia con questi ragazzi splendidi inizialmente cerca di evitarli ma poi trova in loro qualcosa di più profondo di quello che sono in apparenza (e non parlo necessariamente di amore) tanto che la fine della serie ha dei risvolti abbastanza seri nonostante sia un anime comico ricco di citazioni e gag.
Personalmente mi è piaciuto molto e lo consiglierei se si ha una infarinatura di videogiochi e mondo di anime e manga in modo da poter cogliere gli innumerevoli riferimenti.
Vi lascio anche alcune foto che ho fatto allo schermo della mia tv con citazioni che mi sono sembrate davvero divertenti. xD*
Le immagini che vedete in questo post potrebbero essere coperte da copyright e sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''