mercoledì 30 novembre 2022

Top Novembre 2022

Questo mese ho terminato di vedere ciò che finora è stato prodotto per l'anime Made in Abyss ovvero la prima stagione (13 episodi), i film di riepilogo, il film di collegamento con la seconda stagione "Dawn of the Deep Soul" e la seconda stagione (12 episodi).

Riko ha 12 anni e vive in un orfanotrofio che si affaccia su una enorme voragine chiamata Abisso.
Dell'Abisso non si hanno chiare notizie ma quello che finora è stato scoperto è che ha diversi livelli e una diversa flora e fauna rispetto a quella terrestre. La popolazione che ha deciso di viverci a ridosso è composta quasi esclusivamente da esploratori che tentano di carpirne i segreti e trovare rari cimeli di origine sconosciuta e spesso magici.
Anche la mamma di Riko è una esploratrice ma è scesa talmente in profondità da non poterlo più risalire: chi si avventura nell'Abisso tentando poi di risalire è vittima di una maledizione che va dalla nausea per chi si avventura nel primo livello, alla morte per i livelli più in profondità. Ma questo non ferma gli esploratori e il loro desiderio di scoperta.
Nonostante venga comunicato che sua madre è morta, Riko trova degli indizi nella sue ultime lettere che la convincono del contrario e a dispetto della sua giovane età, decide di partire avventurandosi nell'Abisso. Con lei partirà Reg, un ragazzino robot senza memoria che proviene dall'Abisso e dotato di formidabili armi che l'accompagnerà per proteggerla e scoprire la sua provenienza.

Non avevo particolari aspettative da questo anime anche se ne avevo sentito parlare molto bene e i suoi disegni graziosi mi avevano attratta. Devo dire che guardandolo sono stata letteralmente folgorata tanto da decidere di recuperarne il manga.
I disegni carini e infantili mascherano un anime molto crudo e violento perché l'attraversare l'Abisso non è intesa come una gita ma l'abbandonare il suolo terrestre consapevoli di non poter mai più tornare in superficie sfidando pericoli mortali e il completo ignoto senza sapere cosa si possa trovare sul fondo.
Il fare questo viaggio, consapevoli della propria fine, pur di scoprire qualcosa di nuovo e trovare risposte alla propria sete di sapere ma ha affascinata davvero tanto. 
I temi trattati sono veramente molti perché per ogni strato percorso e per ogni persona incontrata sul cammino, la protagonista ha modo di conoscere i vari aspetti che portano gli esseri umani a spingersi così oltre per la propria bramosia di conoscere e scoprire.
L'anime è realizzato splendidamente e non nascondo che ho divorato gli episodi senza assolutamente rendermi conto del tempo che passava (ho visto la seconda stagione di 12 episodi in una sola giornata senza staccarmi dallo schermo).
Consigliarlo non è semplice perché bisogna non solo avere uno stomaco forte per le scene crude e violente, ma saper guardare obbiettivamente dei lati umani piuttosto estremizzati senza giudicarli. 
*



Su Netflix ho visto la serie anime in 12 episodi Romantic Killer.

Anzu è una liceale amante dei videogiochi, del cioccolato e dei gatti. A differenza delle sue amiche preferisce dedicare il suo tempo a questi interessi piuttosto che passarlo a sembrare più femminile o a frequentare ragazzi.
Quando Anzu riceve un nuovo videogioco comprato online, scopre che non è esattamente ciò che aveva ordinato perché dallo schermo spunta fuori Riri, una specie di fata/patata che lavora per una agenzia che mira a rimediare al calo delle nascite togliendo le distrazioni ai giovani e indirizzandoli all'amore ricreando una vero e proprio "otome game" (gioco di simulazione per ragazze dove, interpretando la protagonista, si ha l'obbiettivo di conquistare il ragazzo che si preferisce fra le varie proposte di incontri) nella vita reale.
Così, dopo essere stata completamente privata dei suoi hobby, sul cammino di Anzu vengono indirizzati da Riri, tramite assurdi eventi causati dalla sua magia: 
Tsukasa, popolare, bellissimo ma dal carattere freddo; 
Junta, l'amico d'infanzia atletico e timido; 
Hijiri, affascinante, ricco e sicuro di sé.
Dal canto suo Anzu è fermamente decisa a non innamorarsi e grazie alle sue conoscenze di gamer esperta anche di otome game, cerca di sviare con tenacia ogni cliché romantico che Riri la costringerà a subire.

Questo anime mi ha fatta davvero ridere un sacco.
Anzu è fantastica; nonostante abbia i suoi hobby, non è un personaggio isolato o asociale ma molto gentile e onesto. A differenza degli altri però, ha priorità diverse e vuole solo fare quello che le piace.
Quando viene messa faccia a faccia con questi ragazzi splendidi inizialmente cerca di evitarli ma poi trova in loro qualcosa di più profondo di quello che sono in apparenza (e non parlo necessariamente di amore) tanto che la fine della serie ha dei risvolti abbastanza seri nonostante sia un anime comico ricco di citazioni e gag.
Personalmente mi è piaciuto molto e lo consiglierei se si ha una infarinatura di videogiochi e mondo di anime e manga in modo da poter cogliere gli innumerevoli riferimenti.
Vi lascio anche alcune foto che ho fatto allo schermo della mia tv con citazioni che mi sono sembrate davvero divertenti. xD
*











Le immagini che vedete in questo post potrebbero essere coperte da copyright e sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

lunedì 21 novembre 2022

Bellezza

Qualche tempo fa mi sono dedicata alla lettura della graphic novel Bellezza di Kerascoët e Hubert pubblicata da Bao Publishing.
Ambientata in un tempo lontano di regni in lotta e cavalieri erranti, ci mostra un piccolo villaggio situato tra le montagne e il mare dove vive la giovane Baccalà.
Baccalà è una ragazza molto povera che per vivere pulisce il pesce e che oltretutto sembra essere la più brutta del villaggio. Spesso è oggetto di derisioni e sogna di poter essere un po' più carina per poter trovare qualcuno che la accetti. 
Un giorno rompe una maledizione lanciata su una fata e come ringraziamento la fata le dona la Bellezza (con la B maiuscola), tanto che questo diventerà il suo nuovo nome.
In realtà l'aspetto di Baccalà non è cambiato ma questa incredibile bellezza si riflette semplicemente negli occhi di chi la guarda suscitando i più terribili istinti umani di possessione, lussuria e invidia fino a insinuare la follia nella gente che la circonda.

Ho trovato davvero molto bello questo volume perché, anche se in modo estremo, evidenzia apertamente le brutture umane (che innegabilmente esistevano in tempi lontani quando le donne erano considerate come oggetti, ed esistono ancora oggi).
Oltre alla gente che circonda la protagonista e che viene spinta a volerla possedere o massacrare a causa della sua estrema bellezza mostrando quanto l'umanità sia legata al concetto estetico e al materialismo; la stessa Baccalà non è di certo immune alla brutture dell'animo e, non appena le sia aprono delle porte grazie al dono ricevuto, diventa egocentrica e capricciosa annegando nella sua ignoranza di povera sempliciotta.
Soltanto in seguito, tramite le sue esperienze e le pochissime persone che riesce ad amare davvero e da cui è amata, uscirà da questo delirio ritrovando se stessa. 
Personalmente ho adorato questa opera, mi sono piaciuti molto anche i disegni semplici ma di grande effetto con i loro colori bianco, nero e oro (in realtà è senape perché non brilla sulla carta, ma nel mio immaginario è decisamente oro).
*

mercoledì 16 novembre 2022

Manga a valanghe

Come ormai di consuetudine, durante la mia capatina mensile a Bari, ho pranzato nel ristorante dove fanno i ramen a mano con un'amica.
...e ho ricevuto un regalo di compleanno che per una serie di vicissitudini è arrivato un po' in ritardo! :p

Sono passata in fumetteria e, dato che mancavo da oltre un mese, era arrivata veramente tanta roba.
Avrò mai modo di leggere tutti questi volumi? Forse no...
Oltretutto ho anche deciso di recuperare il manga "Made in Abyss" perché l'anime mi è piaciuto davvero molto (nel parlerò come di consueto a fine mese).

Sono passata dai soliti market asiatici e ho preso dei dolci che sanno vagamente di pandoro al miele, noodles, un bubble tea in lattina (che devo ancora provare), salsa di soia, gelatina con frutta e mochi con latte.





venerdì 11 novembre 2022

Il cappello del Gran Bau

Sulla scia del mio amore per i Mumin (ne ho parlato QUI) sto continuando a leggerne i libri (purtroppo con la mia solita lentezza, ma faccio quello che posso).
È stato il turno de "Il cappello del Gran Bau".
In questo volume troviamo la famiglia dei dolcissimi troll insieme a tutti i loro amici che si svegliano dal letargo e trovano un misterioso cappello che trasforma tutto ciò che cade al suo interno.
Nonostante il cappello sia una costante della storia, si alternano molte vicende tramite le quali è possibile conoscere nuove creature e interessanti particolari sui personaggi principali.
Ad ogni pagina sembra aprirsi una finestra sul loro mondo come fosse qualcosa di consueto e quotidiano che semplicemente i nostri occhi non vedevano.

Sono rimasta molto colpita da un piccolo passaggio del libro in cui il personaggio di nome Tabacco decide di fare un viaggio da solo e il troll Mumin cerca di scherzarci su per nascondere il suo dolore.. ovviamente Tabacco tornerà perché è il migliore amico di Mumin ed è una costante nelle storie che tutti amano quindi non c'è da preoccuparsi.
troll Mumin e Tabacco

Vi lascio proprio questo estratto:
"Tabacco annuì. Faceva delle barchette di giunchi che poi metteva a navigare lungo il fiume.
<<Dove vanno?>> chiese Mumin.
<<In posti dove io non sono>> rispose Tabacco, mentre un'imbarcazione dopo l'altra girava l'ansa del fiume e spariva.
<<Cariche di cannella, denti di pescecane e smeraldi>> disse il troll Mumin.
Tabacco sospirò.
<<Hai parlato di piani>> proseguì Mumin. <<Ce l'hai un piano, tu?>>
<<Sì>> rispose Tabacco. <<Ce l'ho; ma vedi, è un piano solitario>>.
Il troll Mumin lo fissò a lungo, poi disse: <<stai pensando di andartene>>.
Tabacco annuì.
Così rimasero a lungo in silenzio dondolando le gambe sul fiume. L'acqua continuava a scorrere verso i luoghi remoti di cui Tabacco sentiva nostalgia e dove aveva bisogno di andare da solo.
<<Quando parti?>> chiese il troll Mumin.
<<Ora, immediatamente!>> esclamò Tabacco, buttando tutte insieme le barchette di giunchi nell'acqua."



martedì 8 novembre 2022

Frutta in gelatina

Più di un mese fa sono stata a Bari ma ho completamente dimenticato di scriverne un post; me ne sono ricordata solo ora perché ho deciso di andarci questo sabato! ^^

Sono tornata al ristorante Millegusti Ramen e sono riuscita a rubare uno scatto al ragazzo che prepara la pasta a mano al momento dell'ordine! :p
Il ramen è sempre strabuono... solo a guardare la foto che io stessa ho fatto mi viene fame!
Per dessert ho preso il solito gelato fritto, che in questo posto è davvero buono, e la mia solita adorata frutta cinese sciroppata! Sto diventando abitudinaria! 


Il mio bottino manga non è stato grandissimo.. compensa un po' le volte che mi arriva troppa roba (le cadenze di uscita dei manga non sono sempre regolari e tante volte succede che mi arrivano millemila cose tutte insieme mentre altre c'è pochissima roba).


La mia immancabile capatina nei market alimentari asiatici è stata abbastanza ricca.
Ho preso delle noci di macadamia, sfoglie per involtini, mochi, mango essiccato, gelatine di frutta, tteokbokki, ramen, udon e due confezioni di frutta sciroppata in gelatina.
La frutta sciroppata in gelatina è buonissima (in questa foto c'è la confezione con spicchi di mandarino dentro). Me ne sono proprio innamorata e non mancherò di ricomprarla.





venerdì 4 novembre 2022

Fiera del Levante 2022

Il mese scorso si è tenuta l'85esima edizione della fiera campionaria alla Fiera del Levante.

Anche quest'anno, con mio grande rammarico, ho notato ulteriori riduzioni degli stand, soprattutto quelli dedicati alle nazioni di tutto il mondo e allo shopping in generale. :s
Il cibo però non mancava! :p

Dato che il mio giro per gli acquisti è stato minimo, mi sono maggiormente dedicata alle aree espositive. 
Mi sono resa conto che gli espositori delle forze dell'ordine erano veramente tantissimi e organizzavano anche dimostrazioni e attività con i bambini. 

Qui invece ci sono espositori di artigianato...

Un'esposizione che avrei tanto voluto vedere era Apulia Film House ma è aperta solo in settimana (anche al di fuori delle date fieristiche) mentre io sono andata in fiera di domenica mattina! :s
Da una vetrata sono riuscita a fotografare una riproduzione del drago presente nel film "Il racconto dei racconti". 

Ho anche letto di tanti spettacoli serali a cui non ho potuto assistere... diciamo che quest'anno la fiera era più incentrata nell'ammirare che nell'acquistare! ^^
Dopotutto è già stato tanto riaprirla dopo la chiusura per l'emergenza covid.

Il mio shopping si è limitato a dei teli che mi ha chiesto mia madre da usare come copridivano...
...e un paio di anellini per me.




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