So-yeon soffre di claustrofobia ma cerca con tutte le sue forze di superare il problema che ha origine da un trauma infantile.
So-yeon lavora in un negozio di animali e spesso è costretta a vedere maltrattamenti e assurde richieste da parte dei clienti verso i propri cuccioli (come per esempio fare tinte sul loro pelo per renderli più "carini").
Un giorno però, dopo aver fatto toletta e tinta ad un micino di nome Bidanyi, scopre che la sua padrona è morta in ascensore mente lo riportava a casa.
Alla protagonista viene affidata la cura del gatto mentre si indaga sulla morte della donna; da allora So-yeon inizia a vedere la figura di una bambina che la perseguita.
Intanto continuano a verificarsi una serie di misteriose morti in luoghi chiusi, di persone che la protagonista conosceva. Quando So-yeon comincia a crede di avere allucinazioni ed essere diventata matta a causa della sua claustrofobia, scopre che le vittima erano collegate anche dalla presenza di maltrattamenti nei confronti dei propri gatti.
Questo film, anche se è un horror, non mi ha troppo impressionata (giusto un paio di scene mi hanno fatta saltare dalla sedia).
In realtà la crudeltà umana verso gli animali e l'ipocrisia della gente, hanno fatto da padroni e la storia, più che horror, mi è parsa altamente drammatica.. non nascondo che alla fine mi sono fatta un bel piantone!!!
Non posso dire se sia un bell'horror o meno (in fondo segue una trama molto classica di anime che non trovano pace e il tutto si intuisce davvero facilmente) perchè non ne ho visti granchè in vita mia; ma, come film crudo e drammatico, di sicuro colpisce.
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Per uno strano caso del destino, mi sono ritrovata a leggere pure un manga horror che, anche in questo caso, tanto horror non è stato: Hell Girl.
Ai Enma appare come una ragazzina ma in realtà vive da centinaia di anni svolgendo un terribile compito: su richiesta di chi ha subito un torto, conduce all'inferno chi gli ha procurato del male.
La richiesta di vendetta avviene attraverso un sito internet accessibile a mezzanotte e qualunque persona designata, anche se il male che ha fatto è stato futile e di poco conto, viene mandata all'inferno quando il richiedente scioglie il filo legato ad una bambola di paglia che Ai consegna personalmente. Chi commissiona la vendetta riceve una condanna all'inferno per la propria anima come compensazione.
Ad aiutare Ai ci sono creature dannate che la sostengono nella sua missione.
Questo manga (in 9 volumi) è tratto da un anime composto da 3 serie di 26 episodi.
Il manga è stato serializzato su una rivista dedicata ad un target di ragazzine quindi, per una come me, il tutto è apparso troppo soft per essere un horror. Le protagoniste sono quasi esclusivamente studentesse di scuola media che condannano e vengono condannate per motivi spesso futili, come se la morte fosse una cosa da nulla.
Per quanto riguarda il mio personale parere, questo manga è stato trattato e realizzato con troppa leggerezza.. e vorrei anche considerare che l'autrice spesso ha "dimenticato" dettagli fondamentali della storia per sua stessa ammissione (come la bambolina di paglia che offre al committente la possibilità di avere un ripensamento sulla propria vendetta).
Lo stile di disegno è poco accattivante perchè troppo tendente allo shoujo quindi non rende assolutamente l'atmosfera di inquietudine che invece ha l'anime (che ho appena cominciato a vedere.. chissà quando riuscirò a terminarlo e a parlarne sul blog.. ).
..ed ecco una immagina tratta dall'anime.. non c'è paragone..
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Spendo due parole per un paio di film che ho visto e che non mi hanno convinta molto (e con mia sorpresa, in seguito ho scoperto che sono anche dello stesso regista -Tetsuya Nakashima-).
Confessions
Alcuni studenti di una classe alquanto indisciplinata, causano la morte della figlia di una loro insegnante che si vendica mischiando sangue infetto da HIV nel latte dei colpevoli.
Nonostante io abbia accennato la trama in poche righe, penso si possa già notare il folle delirio fisico e psicologico che regna sovrano in questa pellicola.
La trama, incentrata sulla vendetta, è decisamente intrigante ma nel film ogni aspetto è esaltato talmente tanto da sembrare irreale e non trasmettere le forti emozioni che dovrebbe.
The world of Kanako
La figlia di un ex poliziotto con seri problemi di autocontrollo, sparisce da casa e l'uomo inizia a cercarla scoprendo che in realtà la ragazza ha una vita ben diversa da quello che tutti credevano.
Anche in questa pellicola ci sono esagerazioni assurde (molto peggio della prima).
Con la banale scusa del mancato autocontrollo e di una malsana ossessione per sua figlia, il protagonista offre scene di violenza inaudita davvero sgradevole e volgare (io guardo tranquillamente film violenti e truci ma questa volta mi è sembrato di vedere un insensato inno alla brutalità).
Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''