martedì 18 settembre 2018

Il canto della voluttà

Ho letto un libricino illustrato di Utamaro: Il canto della voluttà.
Il libro è composto da stampe erotiche accompagnate da dialoghi dei personaggi come fossero vignette di un fumetto.
Queste rappresentazioni chiamate shunga, sono state ideate nel IX secolo e hanno continuato ad avere successo in Giappone fino all'arrivo dell'influenza occidentale che ne ha determinato la censura.
Grazie ad un testo (di Kazuhiko Fukuda) riportato alla fine del libro, ho potuto scoprire alcuni dettagli storici più interessanti dalle shunga stesse. Non immaginavo infatti che queste illustrazioni avessero dei canoni specifici, dettati dalla legge dell'epoca, con cui rappresentare gli organi sessuali e che in Giappone ci fosse tutta questa libertà sul sesso a causa della mancanza di un'etica religiosa: "A differenza della Cina, in Giappone non esisteva una dottrina d'intonazione teologica rigorista che imponesse una morale regolata da principi religiosi, e le arti a soggetto amoroso, come le shunga, non erano dunque sottoposte alla sfera di controllo delle autorità governative".
Questo tipo di opere erano esposte nelle case o realizzate per creare dei libri illustrati.. a volte regalati anche alle giovani spose.

A parte il testo delle note storiche, le illustrazioni di Utamaro con i vari dialoghetti non li ho trovati particolarmente interessanti/geniali/belli/divertenti anche se in generale, molte di queste opere sono state fatte a scopo umoristico. Non sono una persona che coglie facilmente le battute divertenti a sfondo sessuale, quindi magari per altri risulteranno simpatiche.
Ciò che invece mi è rimasto impresso (in modo negativo però), è il continuo abuso di donne da parte degli uomini.
In maniera evidente, gli uomini dell'epoca, avevano la libertà di molestare e violentare serve, donne di passaggio, donne sole o anche ragazzine che dormivano nelle loro abitazioni in stanze separate dai genitori da parte di "intrusi".
Ovviamente ci sono anche immagini di donne consenzienti e felici, ma sono in numero equivalente a quelle di donne non consenzienti o ancora peggio, rassegnate al fatto che essere prese da uomini sconosciuti o meno, fosse una cosa normale per una donna........ gli uomini invece sono risultati sempre "contenti di ogni azione".
Devo dire quindi che questo libro non mi è piaciuto e non mi ha trasmesso nulla, l'ho considerato solo una parentesi nella mia cultura sul Giappone di altri tempi.
Non lo ricomprerei, non lo rileggerei; a questo punto avrei preferito un semplice testo storico che ne parlasse senza buttare soldi per questa roba (scema io che mi sono incuriosita per queste illustrazioni simili a fumetti).


16 commenti:

  1. Le stampe shunga erano molto manieristiche, rappresentavano in modo "eccessivo" (a partire dalle dimensioni dei falli maschili...) quindi non vanno prese alla lettera.
    Riguardo la posizione di subordinazione della donna, beh, quello purtroppo è un aspetto che nel XVIII secolo esisteva anche in Europa...

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    1. Sulle dimensioni è evidente, non le ho prese alla lettera. Sono cose che già conoscevo.

      Gli stupri frequenti invece mi sono sembrati estremamente realistici.
      La diffusione nelle abitazioni di queste opere o i libri illustrati di questo genere dati alle ragazze, spiegava già loro cosa aspettarsi nella vita come donna.

      Ho semplicemente espresso la mia opinione su un libretto che non consiglierei perchè non da nulla di interessante.

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  2. Chissà se l'idea espressa in quasi ogni hentai, di donne sempre sottomesse che poi finiscono per godere, è retaggio di questa cultura :)

    Moz-

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    1. Immagino di sì.. in effetti ho preso questo libretto per curiosità, immaginandolo come un antenato di quel genere di manga.

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    2. Mi sono chiesta la stessa cosa e presumo il nesso tra le nuove opere e queste fantasie "passate" sia inevitabile.

      E' sempre interessante, invece, veder ribadire come il sesso e le sue rappresentazioni non fossero un tabù prima dell'arrivo dell'influenza religiosa.

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    3. A quanto scritto nella descrizione storica però, in Cina non era così; quindi era praticamente solo il Giappone a non avere tabù e a spiattellare tutto liberamente.... e pensare che nel Giappone moderno non si danno nemmeno un bacetto per strada perchè è una cosa scandalosa! @_@

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  3. Purtroppo la considerazione della donna come oggetto, sempre e comunque inferiore all'uomo, ce la potriamo avanti da circa SEIMILA ANNI, altro che Giappone o Europa o XVII secolo...
    Poi è vero che in certi paesi la parità è un sogno più lontano che altrove e il Giappone è proprio uno di questi (ma direi l'Oriente in generale, per non parlare del Medio Oriente...).
    Perdona la seriosità del commento, ma questo è un argomento sul quale non ho mai granché voglia di scherzare...
    Ciao a presto!

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    1. Nemmeno io ci scherzo... Infatti mi ha abbastanza disgustata vedere illustrazioni meticolose e ammirate sull'argomento.
      Come ho scritto nel post, avrei preferito leggere queste cose su un testo storico senza avere una raccolta di opere del genere.

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  4. sarebbe stato sufficiente leggere saltando un po' avanti e indietro..avresti risparmiato i soldi e aggiunto il post per evitare ad altri la stessa sorte.. ma comunque il post c'è e si vede :)

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    1. Sono stata stupida io a comprarlo senza sfogliarlo con attenzione per capire meglio cosa contenesse.. la mia curiosità era focalizzata sul suo essere simile a un fumetto. Sapevo ovviamente che fosse erotico ma non pensavo potesse essere così odioso! ^^

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  5. Insomma dai, non è stato proprio uno spreco totale, fa sempre parte della cultura giapponese, nonostante i lati negativi legati alla donna. Come diceva qualcuno nei commenti più sopra, purtroppo la donna ha sofferto moltissimo simili trattamenti in passato (ovunque)..ma anche ora (in alcuni luoghi). Comunque neanche a farlo apposta ho appena pubblicato anche io dei pensieri su un libro sul Giappone, il mio parla di viaggi però! Ti aspetto!
    Un abbraccio! :)

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    1. La cosa fastidiosa è vedere che ne hanno fatto un'arte e un vanto.. bò, contenti loro!

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  6. Direi che mi hai fatto passare la voglia di leggerlo...

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  7. Ciao, su lacantastoriedeiboschi.blogspot.it sei stata nominata in un tag, ti aspetto 😘❤️

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