Questo mese ho letto il manga in due volumi G.I.D.
Akiko è la figlia di un importante uomo politico ma fin da piccola ha sempre sostenuto di essere un maschio. La sua famiglia non ha mai compreso realmente il suo problema fino a quando Akiko, ormai adolescente, si rende conto di avere un disforia di genere e, continuando a non avere alcun appoggio da parte della famiglia, decide di andare via di casa col preciso obbiettivo di diventare uomo e ottenere un corpo che senta realmente suo.L'argomento di questo manga è piuttosto delicato e cerca di dare una visione ampia sulla solitudine di Akiko, sul disagio della famiglia che non comprende e a cui non è nemmeno possibile dare una vera e propria colpa, e una società ancora piuttosto ignorante sull'argomento.
Il caso specifico della protagonista però trova una via abbastanza felice grazie al supporto di una nonna comprensiva e molto benestante, e all'incontro con una cerchia ristretta di persone fidate.
Nonostante il manga abbia le potenzialità per essere un piccolo gioiello, ha veramente tantissime pecche di narrazione. Innanzitutto non è strutturato come un classico manga ma sembra che si sia voluto cercare di occidentalizzare la sua esposizione tanto da non sembrare nemmeno un'opera giapponese. Inoltre risulta veramente difficile empatizzare con la protagonista, il suo modo brusco di fare e la sua facilità nell'ottenere ciò che desidera tramite l'aiuto della nonna.
Quello che mi ha lasciato è, come si suol dire, "né carne né pesce".
Nonostante la tematica importante non sono certa di poterlo consigliare come lettura.
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Le immagini che vedete in questo post potrebbero essere coperte da copyright e sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''
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