mercoledì 31 maggio 2017

Top Maggio 2017

Questo mese ho letto il manga in un volume unico La scintilla dell'amore.
Lo so, ultimamente mi sto dedicando spesso alla lettura di boy's love ma, dato che ho poco tempo e tanti vecchi manga di questo genere che si concludono in un unico volume, ho deciso di dedicarmici così posso decidere cosa tenere e cosa no (e magari ricavare un pochettino di spazio in più in casa).
Questo volume racchiude diverse "occasioni" su vari generi di "rapporti" fra uomini che possono essere fortuiti, duraturi, maniacali con personaggi che variano dall'adorabile allo sgradevole.
Ho usato la parola "occasioni" perchè ciò che viene presentato sono effettivamente momenti o casi del destino in cui i vari protagonisti si sono incontrati; ho anche evitato di usare la parola "amore" perchè il concetto presente in questa lettura non credo lo si possa sempre e propriamente definire tale.
Gli eventi narrati sono spesso crudi e tendenti a un pubblico maturo che possa guardare oggettivamente quello che accade perchè potrebbero in qualche modo infastidire qualcuno.
In effetti mi è sembrato un volume un po' anomalo nella collana che proponeva la Kappa Edizioni (al tempo che fu).
Non tutte le storie sono state di mio gradimento ma tutto sommato, nel complesso, ho abbastanza apprezzato questo manga così differente da altri, a tema omosessuale, letti in passato.
Mi sono piaciuti anche i suoi disegni un po' abbozzati ma molto d'effetto.
Decisamente non consigliato a chi vuol leggere romanticherie e a chi è un po' schizzinoso.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra.
*


Ho visto il film d'animazione Goshu il violoncellista.
Ambientano nella prima metà del '900, racconta di Goshu, un ragazzo che vive da solo in una casetta in campagna, suona il violoncello e fa parte dell'orchestra locale.
Il protagonista viene spesso rimproverato dal direttore dell'orchestra perchè sembra non percepire realmente la musica. Goshu infatti appare così concentrato ad ammirare Beethoven da non comprendere realmente l'armonia dei suoni.
Ad aiutare il giovane musicista ci penseranno alcuni animali parlanti che vivono nei dintorni della sua casa: ogni notte un diverso animale lo indurrà a suonare qualcosa regalandogli delle importanti lezioni sulla musica.

Questo anime risale al 1982 ed è stato diretto da Isao Takahata.
Per essere un anime così vecchio si presenta abbastanza bene.
Quella che narra è una favola scritta da Kenji Miyazawa (pubblicata anche in Italia e che spero di leggere al più presto).
Sulla trama e i personaggi non c'è molto da dire perchè è una storia breve e semplice che invita solo a prestare un po' più di amore e attenzione a quello che facciamo e a quello che ci circonda.
Lo consiglio a chi ama la musica e ha voglia di vedere un vecchio e genuino anime.
*




Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo... ^^'''

giovedì 25 maggio 2017

Invasione di biglietti 05

Sono stata latitante dal blog.. ;_;
In questi ultimi giorni mi si sono accavallate un sacco di commissioni (e ne ho ancora alcune da smaltire) quindi non ho veramente avuto un attimo di respiro; appena possibile le posterò.
L'unica cosa che mi sono impuntata di fare per me stessa, è seguire Twin Peaks in TV.
Da piccola mi faceva terrore anche solo la musichetta che lo pubblicizzava.
Ora lo seguo serenamente e devo ammettere che mi sta piacendo molto nelle sue stranezze.

Ma torniamo al vero tema del post: una carrellata di biglietti più o meno recente.
Visto il periodo mi sono impegnata in qualche biglietto per Comunione.
Per quelli da femminuccia ho adattato la splendida fustella Santoro che presi tempo fa (QUI).
Il prezzo di queste "bimbe" da comporre non è propriamente basso ma ho scelto quella che mi è sembrata più versatile per farne vari usi e devo dire che per le comunioni mi ha dato grandi soddisfazioni! Promossa al 100%!
Dato che Santoro non produce fustelle con bimbi, per i biglietti maschili ho usato altri soggetti.


Ho realizzato anche qualcosina per battesimo..

..e Cresima.

lunedì 8 maggio 2017

Guida galattica per gli autostoppisti

Talvolta accade qualcosa di inaspettato.. come, per esempio, Nyu che termina di leggere un libro.
Il prescelto è stato "Guida galattica per gli autostoppisti".

Arthur Dent si ritrova con delle ruspe in giardino che stanno per demolire la sua vecchia casa in modo da fare spazio alla costruzione di una nuova superstrada. Una vera piccolezza se si considera che di lì a poco la vecchia Terra verrà distrutta da un popolo alieno per lo stesso e identico motivo.
A salvare Arthur dal tremendo destino riservato ai terrestri e al loro pianeta, è il suo amico Ford Prefect che si rivelerà essere un alieno intento ad arricchire di nuovi dati la "Guida galattica per gli autostoppisti": una storta di manuale per turisti della Galassia.
Arthur si ritroverà catapultato in un incredibile viaggio nello spazio fra popoli e pianeti improbabili.

Questo libro non è esattamente il mio genere perchè non amo troppo la fantascienza e ancor meno la demenzialità esagerata per cui è noto e apprezzato. Dato che me lo hanno prestato mi sono cimentata nella lettura ma non è riuscito a strapparmi le risatine che avrebbe dovuto (il massimo è stato un sopracciglio alzato) perchè io sono davvero inadatta a questo genere di comicità.. ^^
A parte le mie inadempienze, la storia è interessante e certamente incuriosisce. Non posso dire che non mi sia piaciuto!
Tutte le folli non spiegazioni a determinati eventi sono tanto geniali quanto assurde.
Di questo testo ho certamente apprezzato il sottolineare in modo ironico la controversia e l'inutilità di tante convenzioni umane paragonate all'immensità di ciò che realmente ci circonda (non si tratta solo dell'universo ma anche di quello che ci circonda da vicino) e che per nostra ignoranza non comprendiamo/accettiamo... e che probabilmente non conosceremo mai.


Un breve assaggio tratto da questo libro:
"Una delle cose che Ford Prefect aveva sempre trovato difficile comprendere a proposito degli umani era che avevano il vizio di affermare e ripetere cose assolutamente ovvie, come risultava evidente da frasi quali "Che bella giornata!" o "Come sei alto!" oppure "Oddio, mi sembra che tu sia caduto in un pozzo profondo nove metri: ti sei fatto male?". In un primo tempo Ford si era fatto una sua teoria per spiegare questo strano comportamento. Aveva pensato che le bocche degli esseri umani dovessero continuamente esercitarsi a parlare per evitare di rimanere inceppate. Dopo aver osservato e riflettuto alcuni mesi, Ford aveva abbandonato questa teoria per un'altra. Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello."



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