mercoledì 27 gennaio 2021

Il Gomitolo di Lana

Scritto dalla mia amica Daniela Gianfrate e illustrato da sua nipote Marie Nicole Gianfrate, "Il Gomitolo di Lana" è un libro per bambini pubblicato da Giacovelli Editore in una edizione molto ben curata.
Rina è una amorevole nonnina pugliese come tante. Ha un marito devoto, figli e tanti nipoti.
Ama cucinare leccornie per la sua famiglia, non dice mai di no. La sua grande passione è il lavoro a maglia.
Lentamente però qualcosa cambia in lei; da sola non riesce a comprenderlo ma gli altri notano che la sua cucina, i suoi lavori, le sue azioni e soprattutto i suoi ricordi stanno volando via lentamente: Rina ha l'Alzheimer e nulla sarà mai più come prima sia per lei che per la sua famiglia.

Questo piccolo libro è una storia autobiografica scritta un po' per far conoscere ai bambini questo male e un po' come piccola protesta per chi non prende abbastanza sul serio il problema (c'è sempre il genio che commenta "tanto è un vecchio" o "vabbè capita").
Avere un genitore con l'Alzheimer è come avere il cuore sospeso su un filo perché il malato non riesce a ricordare la sua famiglia, a ricordare esattamente l'amore, il vissuto e penso sia una cosa struggente e per certi versi mortificante per tutte le persone che lo amano. 
La storia in sé è molto semplice e cerca di dare una "soluzione" fatta di amore e pazienza perché altro non si può fare nella realtà. Non ci sono grandi pretese ma solo un piccolo messaggio rivolto a tutti quelli che lo vogliono cogliere.





PS: Per l'uscita di questo libro, Daniela mi ha chiesto di realizzare ben 250 segnalibri da regalare con le prime copie... è stato un lavoraccio perché mi sono sembrati interminabili ma alla fine ce l'ho fatta! ;p

 


20 commenti:

  1. Mi sembra una buona idea per far conoscere questa malattia ai bambini. Sono sempre stata dell'idea di spiegare loro tutto, basta farlo nel modo giusto.

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    1. Ci sono sempre tante cose difficili da dover spiegare ai bambini ma con il giusto approccio ci si riesce... in fondo loro comprendono più di quel che immaginiamo.

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  2. In attesa che si scopra una cura valida (speriamo!) certamente un libro che inviti a vivere questa situazione con "amore e pazienza" (che giustamente definisci l'unica soluzione attualmente possibile) manda un bel messaggio.
    Purtroppo nella mia famiglia abbiamo avuto un caso di una zia non sposata, una sua sorella (anziana come lei) per qualche tempo l'ha tenuta, poi la situazione le è diventata sempre più difficile e purtroppo pericolosa (una volta la zia con l'Alzheimer aveva lasciato il gas aperto, per pura fortuna un vicino ha avvisato mio padre che si sentiva un forte odore dalla casa e lui è andato a vedere, la cucina era impegnata di gas, mi ha detto che ha fatto fatica a arrivare sino alle finestre e aprirle, si sentiva soffocare).
    Insomma, alla fine l'hanno dovuta ricoverare in una RSA, però l'altra sorella ci ha sofferto molto, la andava a trovare quasi tutti i giorni.

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    1. Il problema è anche quello... chi soffre di questa malattia non è più gestibile e ha bisogno di essere controllato di continuo quindi la separazione diventa necessaria e dolorosa.

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  3. Avevo sentito parlare di questo libro perché, come te, sono Pugliese, e perché conosco l'editore.
    In bocca al lupo a Daniela per le vendite, sperando che i tuoi segnalibri siano subito andati esauriti.

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    1. Spero anche io che riesca a vendere molte copie perché il ricavato viene donato.

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  4. Mi dispiace... posso solo immaginare la difficoltà.
    Già gestire le nostre stesse vite frenetiche è un disastro. :(

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  5. I segnalibri sono stati un parto ma alla fine il risultato è bellissimo!
    Spero di non dover vivere questo tipo di esperienza sinceramente, perché sembra essere abbastanza devastante da entrambe le parti :(

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    1. Purtroppo ci sono tante cose brutte in generale.. si può solo sperare.

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  6. Un libro davvero interessante su un tema scottante. I tuoi segnalibri sono davvero belli, la tua amica ne sarà entusiasta.
    sinforosa

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    1. Cara Nyu, ti chiedo un parere perché sei una vera esperta. Il mio canarino, acquistato in un negozio di animali, con noi da un anno solamente, ultimamente ha un atteggiamento strano, barcolla e non riesce a stare come prima sui posatoi, a parte questo e al fatto che da quando è andato in muta non canta più (cantava e saltellava come un “matto”), mangia, fa il bagnetto e sembra non essere in sofferenza. Gli metto nel beverino vitamine, gli offro la mela e semi vari. Nella tua esperienza sai dirmi qualcosa? Grazie.
      sinforosa

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    2. Purtroppo non so risponderti; potrebbe avere qualche infezione. Bisogna sempre portarlo da un veterinario specializzato. Io ho la mia veterinaria specializzata da cui li porto sempre non appena noto qualcosa che non va. :s

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  7. Ci vuole delicatezza e coraggio per raccontare una storia così, e parlarne ai bambini. Davvero complimenti! Da mamma ne rimango molto colpita. =)

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    1. In qualche modo anche i bambini devono sapere che esistono cose brutte.. in questo caso devono capire perché la loro nonna non riesce più a essere la stessa nonna di prima. Si cerca sempre di fare il possibile!

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  8. Sembra un libro molto bello. Mi interessa molto a questo tema, cercherò di trovarlo.
    Anche i tuoi segnalibri sono bellissimi, sono così belli che non potrei utilizzarlo...

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    1. Sono stata molto felice di realizzare i segnalibri per questo progetto; erano davvero tanti ma ci sono riuscita! :)

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  9. Grazie Giulia per il tuo prezioso lavoro realizzato per il accompagnare questo libro. Ti ringrazio anche per la tua bellissima recensione. Parte del ricavato della vendita andrà alla ricerca per l'Alzheimer.
    Ringrazio tutti i tuoi followers per le belle parole. Purtroppo in questi mesi la mia mamma si è aggravata, ha rischiato ma fortunatamente l'applicazione di un pacemaker l'ha salvata. È molto complicato in generale, gestire un malato allettato ma con l'Alzheimer le problematiche si amplificano. Il problema spesso è che le famiglie sono davvero sole a gestire tutto e ci si sente impotenti. Il mio obiettivo è proprio questo, sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica e le istituzioni affinché si realizzino precise indicazioni in soccorso alle famiglie. Una goccia nell'Oceano lo so.. Ma almeno ci provo!
    Un abbraccio affettuoso a tutti.

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    1. Grazie a te che ne hai parlato.
      Come hai detto tu è una goccia, ma di certo ora ci sono delle persone che ne sanno di più e io stessa ho potuto scoprire che c'è molta altra gente con gli stessi problemi e quindi con una vita un po' più complicata di quel che immaginiamo in superficie.

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