Harry Potter e l'Ordine della Fenice

Dopo circa un anno, sono riuscita a terminare la lettura di Harry Potter e l'Ordine della Fenice.. ovviamente la colpa è solo mia perchè sono lenta e l'ho interrotto di continuo!

Harry Potter è al quinto anno di scuola ad Hogwarts e si ritrova a vivere il terribile preludio di quello che sarà il suo destino.
Immagino che la trama sia più o meno nota a tutti (inoltre mi sembra impossibile parlarne perchè questo libro è talmente ricco e complesso da non poter essere riassunto in poche parole come sono solita fare) quindi parlerò delle mie impressioni.
Questo capitolo è estremamente intenso e profondo.
Tutto viene narrato in maniera gravosa perchè il tema maggiormente trattato è la perdita.
Anche il solo presagio di perdere qualcuno è stato descritto in modo da far provare un grande senso di vuoto.
I sentimenti di angoscia, ansia, rabbia e impotenza sono così vividi che sembra quasi di toccarli sfiorando le pagine del volume.
Tristissimo ma bellissimo.
Credo che per i due libri che mi restano, piangerò come una fontana.


<<Sono una sciocca>> borbottò di nuovo, asciugandosi gli occhi.
Ma Harry, chiudendo la porta della propria stanza una decina di minuti dopo, non riuscì a pensare che la signora Weasley fosse una sciocca. Vedeva ancora i suoi genitori sorridergli dalla vecchia foto strappata, ignari che le loro vite, come quelle di molti intorno a loro, si avvicinavano alla fine.
L'immagine del Molliccio che si spacciava per il cadavere di ogni membro della famiglia Weasly continuava a balenargli davanti agli occhi.


Queste parole di Silente mi hanno molto colpita:
“ I giovani non possono sapere quello che i vecchi pensano e provano. Ma i vecchi sono colpevoli, se dimenticano che cosa significa essere giovani...”