Dal mese scorso sono stata immersa nella lettura del manga New York Komachi.. che certamente è carinissimo ma è talmente fitto di note, dialoghi e battutine che al posto di 8 volumi, mi è sembrato di leggerne il doppio.
La storia è ambientata agli inizi del '900 quando la cultura occidentale ha iniziato a diffondersi in Giappone.
Shino, da sempre cresciuta come un uomo per ereditare il negozio di suo padre, improvvisamente si trova a ritornare donna a 16 anni per l'arrivo di un fratellino.
I panni di donna giapponese le vanno stretti perchè Shino, come uomo, era abituata alla libertà di agire come preferiva.
Quando la protagonista si ritrova addirittura difronte ad un matrimonio combinato, fugge e incontra un giovane straniero che le parla della libertà delle donne che vivono a New York, dove possono studiare, lavorare e agire autonome.
Shino quindi decide di andare a New York e, nell'intento di realizzare questo sogno, finisce per innamorarsi dell'affascinante straniero.
Inizia così un viaggio interiore (e non solo) della protagonista alla scoperta della propria femminilità e del suo potenziale nell'affermarsi come donna in un Paese dalla mentalità ancora molto chiusa.
Leggendo questa opera mi è stato impossibile non notare l'affinità di Shino con Benio, altra protagonista mascolina, caparbia e ribelle del manga "Una ragazza alla moda" della stessa autrice.
..è chiaro che per la mangaka Waki Yamato, temi come la modernizzazione, la condizione delle donne e il loro potersi affermare in ogni campo in parità con gli uomini, sono molto importanti.
Come dicevo all'inizio, il manga è uno shojo molto carino e simpatico ma è un concentrato di eventi talmente fitti che lo rendono un po' pesante.
Il senso di lettura è da destra verso sinistra.
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Ho visto il bellissimo Live Action tratto dal manga Ruroni Kenshin.
Battosai è un samurai assassino estremamente abile che con i suoi delitti, verso la metà del 1800, decide di contribuire alla fine dello Shogunato per poter dare inizio a una nuova epoca; l'era Meiji.
Quando il Giappone si apre alla nuova epoca e alla modernizzazione, Battosai scompare ma il suo nome rimane nella memoria della gente come spietato spadaccino.
Anni dopo, il leggendario samurai riappare come ronin con il nome Kenshin e con una spada sakabato (ovvero una katana con la lama posizionata sulla parte opposta del lato di attacco).
Kenshin ora vuole usare la sua lama per redimere i sui peccati, per aiutare la gente e per trovare il modo di alleviare i suoi sensi di colpa verso centinaia di vittime sacrificate per poter vivere in un Paese migliore.
Sulla sua strada, Kenshin incontra Kaoru, l'erede di un dojo, che diventerà il suo punto di riferimento per cominciare una nuova vita, e vecchi e nuovi nemici decisi a voler stravolgere un Giappone ormai pacifico.
Il film riprende la primissima parte del manga che vede Kenshin andare incontro alla sua nuova vita e la sua lotta contro un devastante traffico di oppio.
Molto spesso i live action non riescono a rendere giustizia al manga ma non in questo caso.
La pellicola è stata realizzata con estrema cura, i combattimenti ben ripropongono la tecnica che Kenshin ha sempre mostrato e inoltre, tutti gli attori sono stati scelti con minuzia e rispecchiano quello che è rappresentato nel manga!
Io sono veramente soddisfatta di questo film e lo trovo apprezzabile anche per chi (per sua sfortuna) non ha mai sentito parlare di Kenshin.
Per i fan del manga è assolutamente imperdibile!
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Ho visto il film coreano Ebbro di donne e di pittura.
Ambientato nella seconda metà dell'800, periodo di ribellione contro l'invasione straniera, è la biografia del grande pittore Jang Seung-eop, un uomo di umili origini con capacità artistiche fuori dal comune.
Notato e "adottato" da un aristocratico, si avvicina alla cultura e alla pittura dedicandosi alla continua ricerca di ispirazione.
Jang Seung-eop vive la sua vita proteso verso l'irraggiungibile, sedotto dall'alcol e dal fascino di belle donne ma sempre proiettato verso ciò che, nella natura, il suo cuore può vedere oltre i suoi occhi.
Un film di profonda bellezza.
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Tutte le immagini che vedete in questo post sono pubblicate a puro scopo illustrativo.. ^^'''
new york komachi l'ho rivenduto senza neanche finire di leggerlo, mi è parso noioso e pesante oltre ogni limite. con la yamato ho chiuso per sempre XD
RispondiElimina(auguri!)
Ahahah... a me piace ma veramente le sue storie sono strapiene di roba che se avesse potuto mettere dei prolungamenti al foglio, sono certa che li avrebbe tutti riempiti!
Eliminaio sono troppo curiosa di leggere N.Y Komachi *_* dev'essere bellissimo! Invece il live action di Kenshin dove lo hai trovato?
RispondiElimina..è bello ma per me è stata un'odissea.. ahahah!
EliminaI sub di Kenshin sono qui.. http://deilantha.wordpress.com/2013/02/18/rurouni-kenshin-live-action-sub-ita/
EliminaDalle tue recensioni mi ispira il film coreano...
RispondiEliminaV
Il Live Action di Kenshin, rispetto alla storia del manga, si focalizza su 'nemici' che personalmente non preferivo rispetto a quelli della seconda parte, notevolmente più importanti per la storia in sé! Però è un buon film che vive nella sua avventura ed è simpaticissimo da vedere! Zanza!! :°D
RispondiEliminaMi incuriosisce Ebbro di donne e pittura! Sembra un film appassionato e delicato allo stesso tempo!
Diciamo che "delicato" non gli si addice molto.. a volte mi è sembrato di intravedere scorci di Bukowski nel protagonista.. ahahah!
EliminaCmq è molto bello, disperato e appassionato.
:°D Pensavo che l'artisticità fosse espressa con toni di una certa delicatezza, come solitamente gli orientali sanno dare! Comunque mi sa che lo vedrò! ^^
EliminaNon vedo l'ora di guardare Kenshin! XD
RispondiEliminaNY Komachi ce l'ho nella lista infame dei recuperi "prima o poi", mentre Kenshin l'ho adorato tantissimo. Non ho guardato il live action perchè un po' temo che possa deludermi, dopo il manga e il bellissimo anime ^^
RispondiEliminaNY Komachi mi interessa moltossimo come pure una ragazza alla moda.
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