Una delle prime cose che ho fatto questo mese è stato andare al cinema a vedere il film d'animazione Il Ragazzo e l'Airone di Miyazaki.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Mahito perde la madre in un incendio e l'anno dopo suo padre decide di sposare Natsuki, sorella minore della defunta moglie e in attesa di un bambino.
Mahito è costretto a trasferirsi in campagna e ad ambientarsi alla nuova situazione troppo in fretta.
Intanto il nostro protagonista viene anche preso di mira da un misterioso airone capace di parlare e nel seguirlo in una torre abbandonata, si ritrova in un mondo ultraterreno dove pare si sia smarrita anche la sua nuova mamma.
Il titolo originale di questo film è "E voi come vivrete?" ispirandosi ad un romanzo di Genzaburo Yoshino che nel film stesso viene regalato a Mahito da sua madre (la sola trasformazione del titolo quasi cambia il senso della pellicola).
Non ho letto il romanzo (anche se ho intenzione di farlo) ma penso che il libro, assieme a tanti dettagli della vita personale del regista, possano aiutare molto nella visione di questo anime.
Come già vociferato prima della sua uscita, il film è molto personale per Miyazaki e differisce abbastanza dai sui precedenti lavori.
Personalmente l'ho trovato piuttosto duro e drammatico; privo della spensieratezza in cui speravo. Le prime scene del film (dove muore la madre di Mahiro) sono agghiaccianti tanto da fare venire la pelle d'oca per crudezza e animazione.
Ovviamente il tema principale è l'accettazione della perdita e in questo caso specifico, l'essere costretti ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti dovendo seguire un flusso che non ci appartiene.
Nella visione però mi è sembrato di non riuscire a trovare alcuni collegamenti e presumo sia dovuto al fatto che certi tasselli possono essere svelati solo studiando per bene la natura del film.
In conclusione posso dire ho trovato questa opera molto bella ma ho dovuto metterla ad un certa distanza rispetto agli altri film del regista. Per apprezzarla per bene dovrò sicuramente studiarla un po' di più e poi rivederla.
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Se è tratto da un romanzo, probabilmente è anche dovuto al fatto che ci si aspetta che lo spettatore lo abbia letto e quindi certi passaggi siano già noti alla sua mente.
RispondiEliminaPer dire, "Colorful" mi ha commosso, è un film che mi ha emozionato anche per motivi personali, eppure certe singole scene mi erano parse eccessive, certi comportamenti del protagonista mi parevano esagerati. Dopo che ho letto il romanzo (dove ovviamente sono trascritti anche i flussi di coscienza del protagonista e le sue riflessioni mentali) ho capito meglio il senso di quei comportamenti.
È un limite dei film giapponesi ispirati a un romanzo: danno per scontato che lo spettatore lo abbia letto.
Non è interamente tratto dal romanzo; il romanzo è solo un riferimento ma credo possa essere importante per cogliere il senso di alcuni passaggi.
EliminaAlla fine è lo stesso discorso di anime tratti da manga.. a volte nella lettura ci sono cose che non possono essere colte in video.
Ciao Nyu, grazie e buon febbraio.
RispondiEliminasinforosa
Grazie a te! ;)
EliminaMi interessava questo film, ma ero indecisa di vederlo o no, perché mi sembrava che fosse per i giovani... comunque devo prima leggere il romanzo...
RispondiEliminaIo penso che sia molto adatto anche agli adulti! Spero che potrai vederlo. ;)
EliminaHai fatto bene, io avrei voluto ma mi è impossibile, tuttavia non vedo l'ora di vederlo quando mi sarà possibile ;)
RispondiEliminaRiuscirai sicuramente a vederlo... non penso ci vorrà molto per l'home video o altre reti. ;)
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